Compagnie aeree giapponesi sempre più virtuose, malgrado le enormi difficoltà attraversate dal settore a livello globale a causa del Covid. La Japan Airlines (Jal) ha comunicato che a partire dal 2022 intende utilizzare i biocarburanti derivati dai rifiuti solidi urbani con l'obiettivo di ridurre le emissioni di biossido di carbonio (CO2), principali responsabili dell'effetto serra. Nello specifico, nei collegamenti tra Giappone e Stati Uniti, la seconda aerolinea giapponese farà rifornimento a San Francisco usando il biofuel per l'aviazione prodotto dalla startup americana Fulcrum BioEnergy, sulla quale ha investito 900 milioni di yen, equivalente a 7,5 milioni di euro, nel 2018. Jal punta a raggiungere una quota pari a zero di emissioni di CO2 nel 2050 grazie all'introduzione di jet con un sistema di alimentazione avanzata, e tramite l'acquisto di crediti di carbonio da altri vettori. Dello stesso avviso la maggior aerolinea giapponese, la All Nippon Airways (Ana), che ha sta finanziando una ricerca per l'utilizzo di biocarburanti ad alte prestazioni ricavati dagli scarti di cibo e dalla produzione di carne, nonostante le pressioni sul comparto generate dalla pandemia del coronavirus.
In base al piano dell'Organizzazione internazionale delle compagnie aeree (Iata) entro il 2050 l'impatto inquinante del settore aviazione dovrà essere abbassato del 50% rispetto ai valori del 2005. (ANSA).