Case a energia nulla o quasi: in un acronimo Nzeb, e cioé Nearly zero energy building. Sono quegli immobili che producono quasi tutta l'energia di cui hanno bisogno garantendo allo stesso tempo un alto comfort abitativo.
E di edifici così se ne trovano ormai tanti, da quelli immersi nella neve del Canada (una casa 'passiva') o al sole dell'Italia, dalla Zero carbon building a Hong Kong alla casa 'rotante' in Germania fino all'edificio residenziale K19B a Milano. Tra meno di due mesi alla Fiera di Milano nell'ambito della Mostra convegno Expocomfort (Mce) ci sarà un approfondimento dedicato a questa parte dell'edilizia che parla al futuro e porta con se benefici sia ambientali che economici.
Secondo un rapporto dell'università inglese East Anglia infatti ''se lo standard degli edifici a consumo quasi zero fosse imposto a tutte le nuove abitazioni e ai restauri l'Europa potrebbe puntare ad una riduzione dei consumi energetici del 40% al 2050''.
Queste case a energia quasi nulla hanno alcune caratteristiche principali: sono isolanti, hanno infissi ad alte prestazioni, impianti ad alto rendimento insieme ad altri accorgimenti strutturali in grado di ridurre l'energia necessaria per raggiungere uno stato ottimale di comfort.
HELIOTROPE - GERMANIA Heliotrope è una casa a basso impatto ambientale progettata dall'architetto tedesco RolfDisch. Ha un basso consumo, dovuto principalmente alla sua capacità di ruotare secondo l’orientamento del sole e le condizioni atmosferiche, così da sfruttare al massimo il calore e la luce del sole. Durante I mesi caldi, l’edificio espone invece al sole il suo retro, schermato e isolato. Questa capacità riduce notevolmente l’esigenza di riscaldamento e raffrescamento della casa, entrambi soddisfatti da una pompa di calore. L’acqua calda è invece prodotta da pannelli solari, mentre i pannelli fotovoltaici sul tetto dell’edificio producano più energia di quanta serva alla casa.
CASA SOLARE PASSIVA - EDMONTON (CANADA) L’edificio a 3 piani di oltre 220 mq a energia zero, progettato dall’architetto ShafraazKaba che vi abita con la moglie, è costruito sulle rive del North Saskatchewan River, si riscalda attraverso energia solare passiva e non ha una caldaia. Le finestre a tre strati orientate a sud “catturano” il calore del sole e il pavimento in cemento restituisce alla casa il calore del terreno.
BEDZED - LONDRA (INGHILTERRA) BedZED - Beddington Zero Energy Development – è un edificio situato a Hackbridg, a 2 miglia dalla cittadina di Sutton, progettato dall’architetto Bill Dunster per essere un edificio completamente sostenibile. È stato costruito fra il 2000 e il 2002 e comprende 82 abitazioni e 777 mq di pannelli solari.
GREENSTONE BUILDING - YELLOKNIFE (CANADA) Sededi 16 agenzie federali governative il Greenstone Building, chiamato anche GreenstoneGovernment of Canada Building, è un edificio a 4 piani con la facciata ricoperta da celle fotovoltaiche – che generano il 5% dell’elettricità consumata dall’edificio - e un giardino sul tetto che raccoglie l’acqua piovana per gli usi non potabili. La facciata in vetro lascia filtrare i raggi del sole nell’atrio centrale riducendo la necessità di illuminazione elettrica e il ricorso alla caldaia a propano in inverno. Il raffrescamento è affidato ad un condizionatore a condensazione ad alta efficienza raffreddato ad aria. Nonostante non sia un vero e proprio edificio a energia 0, rappresenta un caso virtuoso di edifico commerciale eco-sostenibile e a basse emissioni: consuma infatti il 57% di energia in meno rispetto ad edifici dalle stesse caratteristiche.
MILL CREEK NET ZERO HOME - EDMONTON (CANADA) Grazie ad accorgimenti semplici come l’esposizione a sud, finestre ad alta efficienza e il pavimento in cemento che trattiene il calore, e all’istallazione di pannelli fotovoltaici e solari, questa casa riesce a produrre più energia di quanta ne consumi.
K19B – MILANO Curato dallo studio di architettura LPzR di Milano, questo edificio residenziale di nuova costruzione situato nel cuore di Milano (quartiere Piavenei pressi di Porta Venezia) è stato progettato per essere un edificio a energia quasi zero: l’edificio ha soluzioni tecnologiche pensate per ridurre il consumo di energia non rinnovabile, un involucro ben isolato e progettato per rendere l’edificio particolarmente efficiente e un impianto geotermico per la produzione del riscaldamento e del raffrescamento.
ZCB - KOWLOON BAY (HONG KONG) Zero Carbon Building (ZCB) è il primo edificio ad energia zero di Hong Kong. Ricopre un’area di 14.700 mq e è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti per innovazione e alte prestazioni ambientali. Per riuscire a esser un edificio a energia zero, sfrutta diversi elementi: dalla progettazione della struttura fatta per ridurre il consumo energetico, ai sistemi di produzione di energia attraverso fonti rinnovabili, a tecnologie per l’efficienza energetica.
EDMONTON (CANADA) La casa è stata costruita incorporando solare fotovoltaico, solare passivo, e diverse soluzioni ad alta efficienza energetica per ridurre al minimo gli sprechi di energia.
FIORITA PASSIVE HOUSE – CESENA Questo edificio, in fase di costruzione (i lavori sono iniziati a giugno 2015), è composto da 8 unità immobiliari, è stato progettato secondo lo standard del PassivehouseInstitute ed ha consumi prossimi allo zero. E’ il risultato di un intervento di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione a parità di volume. A differenza dell’edificio originario che non aveva alcun tipo di isolamento termico, la nuova costruzione ha un rivestimento parietale di tipo ventilato: un moto convettivo all’interno della parete produce un raffrescamento naturale e limita la formazione di umidità. Schermi frangisole scorrevoli installati lungo il perimetro esterno dell’edificio consentono digestire in maniera funzionale la radiazione luminosa a seconda della stagione e delle esigenze climatiche, sfruttandone o limitandone la capacità riscaldante. Per la produzione di energia elettrica ed acqua calda sanitaria l’edificio sfrutta pannelli fotovoltaici, pannelli solari e una pompa di calore.
NIST TEST HOUSE WASHINGTON DC (USA) Questa casa, costruita dal National Institute of Standards and TechnologyWashington D.C., è una “test-house”, ovvero una casa costruita per studiare le prestazioni energetiche effettive di impianti, tecnologie e soluzioni per l’efficienza energetica. All’interno della casa “abita” una famiglia virtuale di 4 persone: i ricercatori simulano infatti i consumi di una nucleo abitativocomposto da 2 genitori e 2 figli che si lavano, cucinano, accendono le luci e guardano la televisione come una normale famiglia americana. Ad un anno dall’inizio dell’esperimento, la casa ha prodotto un surplus di energia di 491 kilowattora.
NUOVO CAMPUS DELLA BOCCONI - MILANO Il nuovo campus della Bocconi, che dovrebbe essere terminato entro il 2019, è stato progettato da uno studio giapponese come un vero e proprio polo multifunzionale per tutta la città. Oltre a residenza per gli studenti e a centro sportivo con piscina aperto a tutti, il progetto prevede anche la riqualificazione del parco di 17.500 metri quadri dentro al quale si troverà la costruzione, vero e proprio polmone verde della città. Il Campus sarà costruito con una particolare attenzione all’efficienza energetica: il progetto prevede infatti l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di ventilazione ed illuminazione naturale, l'integrazione di muri isolanti al 50% opachi e 50% trasparenti, e un sistema di riciclaggio dell'acqua piovana.