ROMA - Alle preoccupazioni espresse negli Stati Uniti per le conseguenze che la diffusione delle auto elettriche potrebbe generare a livello di rete distributiva nazionale, fa eco anche una presa di posizione delle Autorità della Gran Bretagna su questo tema. Secondo il gestore National Grid, la crescente presenza di veicoli a trazione 100% elettrica sulle strade del Paese potrebbe causare un 'picco' nei consumi valutabile, entro il 2050, al 30%. In quella data, cita un comunicato del National Grid, la prevalente vendita di EV (potrebbero essere il 90% del totale) aggiungerebbe agli attuali consumi altri 18 Giga Watt rispetto a quelli attuali, obbligando a rivedere tutta la politica energetica della nazione, tanto da generare una situazione di profonda competizione tra i diversi fornitori elettrici. Tuttavia, precisa National Grid, questa ipotesi di incremento dei consumi potrebbe essere contenuta - scendendo da 18 a 6 Giga Watt - facendo ricorso a tecnologie di ricarica 'smart', in modo da rifornire di energia i veicoli in determinati momenti della giornata. Un rischio, quello del simultaneo collegamento delle prese alla rete elettrica al momento di rientrare a casa dal lavoro, che è stato ricordato anche dal ministro britannico dei trasporti John Hayes durante un suo intervento al forum organizzato da Policy Connect sul futuro dei veicoli elettrici.
Il ministro ha anche ricordato che il Governo di Theresa May ha in programma di incrementare sensibilmente il numero dei punti pubblici di ricarica, ma che esiste anche un problema estetico che va tenuto in considerazione. Per questo, ha detto Hayes, verrà al più presto lanciato un concorso di design per progettare la futura generazione di colonnine di ricarica.