Sono informati sui cambiamenti climatici e gli effetti che producono, conoscono gli Accordi di Parigi, sanno cosa sono le polveri sottili e si danno da fare con la raccolta differenziata. E' l'identikit degli adolescenti di oggi, sempre più attenti e informati sui temi dell'ambiente: a tracciarlo è l'indagine 'Adolescenza e Ambiente di Vita', realizzata dall'associazione Laboratorio Adolescenza in collaborazione con Legambiente, Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza e Mediatyche.
L'indagine è stata realizzata su un campione di 1.982 ragazzi tra i 12 e i 14 anni, e ha misurato anche il loro rapporto con le tecnologie di oggi: è emerso che il 40% "passa più di tre ore al giorno su internet e social, spesso visti come un rifugio da solitudine e disagio". Sul tema dei problemi ambientali, invece, è il 68,5% che si dichiara interessato: "le loro fonti d'informazione sono la scuola (87,2%), la televisione (87,1%), i genitori (68,4%), internet (59,8%), le associazioni che si occupano di ambiente (40,1%) e i giornali (34,4%)".
Il 38,7% di loro si dice "disponibile a impiegare il proprio tempo libero per fare qualcosa di utile e concreto per l'ambiente", anche se molti (44%) dicono di non sapere come fare. "I ragazzi - commenta Vanessa Pallucchi, responsabile scuola e formazione di Legambiente - sono consapevoli dell'importanza di adottare uno stile di vita più sostenibile e sono i primi a voler fare un'esperienza di volontariato ambientale.
Una sensibilità sviluppata grazie anche alle scuole, a cui si devono affiancare con sempre maggior frequenza progetti di educazione alla cittadinanza attiva". Per Rossella Gaudino, vice presidente della Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza, "che gli adolescenti abbiano anche una coscienza civica nei confronti dell'ambiente è un prezioso patrimonio culturale da valorizzare. E' incoraggiante soprattutto la loro consapevolezza che la difesa dell'ambiente dipende anche da piccole scelte quotidiane che ciascuno, anche un ragazzo, può adottare".
Sul tema del rapporto con la tecnologia, l'indagine rileva un trend che "dal 2000 ad oggi descrive come la TV perda costantemente quota tra le preferenze adolescenziali, mentre l'utilizzo di internet e social è in crescita netta e costante" ed è oltre le tre ore quotidiane (47,1%) anche tra gli adolescenti che dichiarano di avere già il ragazzo o la ragazza: "Un'arma a doppio taglio - sottolinea il presidente di Laboratorio Adolescenza, Maurizio Tucci - perché se nei primi momenti in cui nasce un rapporto sentimentale la presenza-controllo costante del partner può risultare addirittura gratificante, col passare del tempo rischia di trasformarsi in un incubo. E se il rapporto finisce in modo non consensuale il passaggio a vere e proprie forme di stalking è brevissimo".