Si chiama MaINN ed è una libreria online in cui consultare quali sono i materiali migliori per ristrutturare la casa in modo sostenibile, le soluzioni per rendere energeticamente efficienti i locali in cui si lavora o si vive, quali quelli da usare per migliorare le prestazioni antisismiche e gli incentivi nazionali e regionali su rinnovabili ed efficienza energetica.
La lancia Legambiente "per diffondere sempre di più - spiega in una nota - le conoscenze in tema di sostenibilità ambientale nell'edilizia, settore che oggi può rappresentare un tassello fondamentale della rivoluzione dell'economia circolare e di quella energetica, con un contributo fondamentale alla lotta ai cambiamenti climatici e all'inquinamento atmosferico".
La libreria MaINN propone materiali distinti in tre categorie - naturali e salubri, provenienti da riciclo, innovativi (ognuno accompagnato da una scheda tecnica) - e nasce con il duplice obiettivo di raccontare i materiali innovativi offerti sul mercato e di offrire ai consumatori uno strumento in grado di orientare verso una scelta consapevole all'acquisto.
Legambiente ricorda che la spesa energetica media di una famiglia è di circa 2.689 euro all'anno, di cui 521 euro per l'energia elettrica, 1.024 euro all'anno per la produzione di acqua calda sanitaria, cucina e riscaldamento e 1.144 euro per la mobilità. Quanto agli incentivi messi a disposizione dallo Stato che consentono risparmi in bolletta, quello del Conto termico, partito solo per le pubbliche Amministrazioni e poi allargato anche ai privati, da maggio 2016 ha già raggiunto oltre 40mila domande complessive impegnando un totale di circa 177 milioni di euro, di cui 89 richiesti da soggetti privati e 88 relativi a pubbliche amministrazioni. A questi, aggiunge l'associazione ambientalista, si aggiungono i dati dell'Ecobonus che in questi tre anni ha permesso di realizzare oltre un milione di interventi per un investimento di 9,5 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi solo nel 2016. Grazie ai minori consumi energetici ottenuti grazie a questi interventi, dal 2005 ad oggi, sono stati risparmiati 3,5 miliardi di euro di importazioni di petrolio e gas, conclude Legambiente.