(ANSA) - Si chiamano eco-istruttori di sport da tavola e rappresentano l'ultima frontiera dell'unione tra sport professionale, ambiente e alimentazione. In pratica i corsi di formazione oltre a prevedere temi rigorosamente didattici per lo svolgimento dell'insegnamento includono elementi di cultura ambientale ed alimentare. Sono quindi riservati a chi vuole fare del brevetto di istruttore di surf uno strumento di lavoro presso scuole, villaggi turistici, circoli velici, in un'ottica "green".
Lo ha deciso la commissione nazionale Ambiente dell'Associazione italiana cultura e sport (Aics). I futuri istruttori quindi, superati corso ed esame, potranno fregiarsi di un brevetto di istruttore a cui si aggiunge un secondo attestato che documenta la capacità di trasmettere elementi di eco-sostenibilità e corretta alimentazione agli allievi, incentrata sulla dieta mediterranea.
"Si tratta della conferma di un progetto iniziato nel 2015 con i primi 4 eco-istruttori tenuti a battesimo dal presidente del Coni del Lazio Riccardo Viola" afferma Andrea Nesi responsabile Ambiente di Aics. "Non è possibile sprecare l'opportunità di trasferire informazioni di base ai giovani e meno giovani che approcciano uno sport tanto legato, poiché ne è pienamente immerso, alla natura" continua Nesi rilevando che "aggiungere un elemento di questo tipo alla formazione di un istruttore diventa un fattore di competitività sul mercato.
Lavoriamo per estendere nel tempo in Aics, questi criteri, a tutti gli sport" conclude.(ANSA).