SYDNEY - Quasi metà delle grandi aziende in Australia è passata alle sempre meno costose energie rinnovabili. Molte si sono staccate del tutto dalla rete costruendo i propri generatori con sistemi di stoccaggio in batterie. Lo indica una ricerca del Climate Council, un ente indipendente di informazione sul clima, che descrive la sempre più rapida transizione guidata dal business verso le fonti rinnovabili, mentre continuano a crescere le bollette dell'elettricità convenzionale.
La capacità delle aziende australiane di generare energia dal sole per il proprio uso è raddoppiata in meno di due anni. La solare rappresenta ora circa un quarto dell'uso di energia da parte delle aziende. E la spesa dell'investimento iniziale viene recuperata dai risparmi di costo in meno di cinque anni. Secondo il rapporto, il trend è globale: tra le 500 maggiori compagnie della lista Fortune, quasi metà è impegnata in obiettivi ambiziosi di uso di rinnovabili e di sostenibilità.
"Il rapporto indica che il costo crescente di energia è la prima preoccupazione del business australiano per il prossimo decennio, quindi non è una sorpresa che una varietà di aziende si rivolgano tutte a soluzioni di energia rinnovabile e di stoccaggio", scrive l'esperto di energia del Climate Council, Greg Bourne. "Queste aziende investono attivamente in energie rinnovabili al fine di tagliare i costi e di prendere controllo delle proprie bollette elettriche e allo stesso tempo svolgono un ruolo cruciale nell'allontanare il paese da combustibili fossili inquinanti e inaffidabili. E i risparmi nei costi danno alle aziende maggiore fiducia e certezza quando decidono di espandersi e assumere più personale", aggiunge Bourne.