ROMA - Dublino, Lubiana, Quito, Parigi, Erevan, ma anche metropoli come New York, San Francisco e Toronto, o le città italiane di Milano, Torino e Mantova e poi piccoli centri come Bradford (Regno Unito), Thunder Bay (Canada) o Tempe (Arizona). Sono solo alcune delle prime città che si sono guadagnate il titolo di 'Tree City' riconosciuto dal programma Tree Cities of the World, promosso da FAO e Arbor Day Foundation, che intende creare città più resilienti e sostenibili. La lista delle 59 città che hanno ottenuto la designazione internazionale è stata annunciata oggi. E oltre altre 100 città, che si sono impegnate a partecipare - e a soddisfare gli standard richiesti - dovrebbero qualificarsi nel prossimo futuro.
Oltre a promuovere la gestione efficiente delle risorse verdi urbane, spiega la Fao in una nota, "il programma 'Tree Cities of the World' mira a creare una rete internazionale di città, favorendo la condivisione di conoscenze e buone pratiche per la gestione sostenibile delle foreste urbane e degli spazi verdi". D'altra parte le città occupano solo il 3% della superficie del pianeta, ma ospitano quasi il 60% della popolazione mondiale, che consuma il 75% delle risorse naturali.
Gli alberi, sottolinea l'organizzazione, "possono ridurre i rumori, proteggere le fonti idriche, prevenire l'erosione del suolo e ridurre i costi energetici per l'aria condizionata e il riscaldamento". Ma soprattutto, "possono migliorare la salute e il benessere delle persone".