Il Governo della Corea del Sud dimostra di credere nel valore del comparto automotive, considerato uno degli elementi trainanti per la ripresa dell'intera economia del Paese nel dopo-Coronavirus. La conferma arriva dl varo di un programma da 83,25 miliardi di euro per ridurre le emissioni di CO2 che - tra gli altri interventi - punta ad accompagnare l'elettrificazione e l'adozione dell'idrogeno nella mobilità e nei trasporti.
Il piano che dovrebbe creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2025 prevede inoltre investimenti in reti intelligenti per una gestione 'intelligente' dei consumi di elettricità, la promozione di servizi medici da remoto, una politica di smart working per aziende e scuole basata su reti wireless di quinta generazione (5G) e agevolazioni fiscali per i fornitori di servizi di telecomunicazione che installeranno i sistemi.
Anche se non sono state indicate per il momento azioni e scadenze sul fronte dei motori benzina e diesel, questo programma conferma la volontà della Corea del Sud che mira ad avere 1,13 milioni di veicoli elettrici (EV) e 200mila auto a idrogeno sulle strade entro il 2025, e una contestuale incentivazione delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici.
Il leader del gruppo Hyundai Motor, Euisun Chung, ha dichiarato che i due brand Hyundai Motor e lKia Motors mirano a vendere 1 milione di veicoli elettrici nel 2025, raggiungendo insieme oltre un decimo della quota di mercato globale.
In una intervista televisiva, Euisun Chung ha anticipato il lancio di un modello elettrico di nuova generazione con un'autonomia di 450 chilometri e che richiederà 20 minuti, e anche meno, per la ricaarica. (ANSA).