(ANSA) - MILANO, 30 SET - Per la maggior parte dei giovani
italiani under 30 i consigli trovati sui blog e sui social
network valgono più del parere del medico in materia di
alimentazione. Lo rivela un'indagine realizzata da Doxa per
conto di Aidepi - Associazione delle industrie del dolce e delle
paste italiane, presentata in a Expo in occasione del lancio
dell'iniziativa #OperazioneFalsiMiti, una campagna anti bufale
sul web. Secondo la ricerca, per quattro italiani su dieci (39%)
internet e i social network sono la seconda fonte di
informazione più attendibile sul cibo, preceduta dal parere del
medico (55%) e seguita dai consigli degli amici esperti (22%).
Le cose cambiano però nel caso degli under 30: il 61% degli
intervistati dichiara di affidarsi più a internet, mentre
soltanto il 52% riconosce l'autorità del medico in materia. In
generale, la ricerca fa emergere uno zoccolo duro di "creduloni
del web" (il 17% degli intervistati) che segue le indicazioni
trovate su internet senza verifiche o riscontri di altro tipo,
percentuale che sale al 36% tra gli under 30 e al 24% al Sud e
nelle Isole.
La ricerca ha indagato anche quelle che, secondo gli esperti
coinvolti nel progetto Aidepi sono le 9 "bufale" alimentari più
diffuse su internet. Quattro quelle a cui gli italiani
dichiarano di credere di più: gli agrumi prevengono il
raffreddore (79%), le merendine sono piene di additivi tossici
come l'E330 (73%), mangiare ananas aiutare a bruciare i grassi
(61%), per star bene bisogna eliminare i grassi dalla dieta
(53%).
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