(ANSA) - RHO-PERO, 13 FEB - L'Annuncizione di Leonardo non sarà a Milano per Expo. "Quelle del direttore degli Uffizi sono valutazioni corrette, che io rispetterò". Lo ha detto il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, visitando la Bit, Borsa internazionale del turismo in corso alla Fiera di Milano, a Rho.
Sul no degli Uffizi al prestito dell'Annunciazione di Leonardo, richiesto dal capoluogo lombardo in vista della mostra su Leonardo da Vinci, in programma in coincidenza con l'Expo, il ministro Franceschini ha spiegato: "Ho ricevuto una lettera dal sindaco Pisapia che mi chiedeva una riflessione. Ho chiesto al direttore degli Uffizi una relazione, che mi ha fatto avere, e nella quale ha allegato l'elenco delle opere che gli Uffizi hanno prestato alle varie mostre per Expo 2015: si tratta di 28 opere che escono dal museo fiorentino. Inoltre, alla mostra su Leonardo da Vinci di Milano sono prestati dagli Uffizi dei capolavori: un'opera di Botticelli che non è mai uscita dalla galleria fiorentina, un'opera importante del Ghirlandaio e altre ancora. Il direttore mi ha quindi fatto presente che il museo fiorentino, se prestasse l'Annunciazione, rimarrebbe completamente privo di opere di Leonardo durante i sei mesi di Expo. Secondo me la politica non deve comunque intervenire in decisioni che sono di competenza dei direttori dei musei". Secondo Franceschini, Expo "è stata sottovalutata nel nostro Paese: l'Esposizione universale può essere un momento di svolta psicologica per la ripartenza del Paese". Lo ha detto il ministro dei Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini, visitando la Bit, Borsa internazionale del turismo in corso alla Fiera di Milano, a Rho. "Se riusciremo a vedere l'Italia con gli occhi stupiti e ammirati dei viaggiatori di altri Paesi - ha spiegato Franceschini - riacquisteremo la fiducia in noi stessi. Expo sarà soltanto l'inizio di una crescita molto forte del numero dei turisti internazionali che verranno in Italia nei prossimi anni. Noi vogliamo puntare ad un turismo di qualità, che non vuol dire puntare su piccoli numeri ma valorizzare l'Italia per quello che è, un turismo che scelga il nostro Paese per le sue bellezze, per il patrimonio culturale, per la qualità dello shopping e che quindi punta sull'eccellenza". Secondo Franceschini Expo può raggiungere un numero di visitatori pari "al triplo degli otto milioni di biglietti già venduti". (ANSA)
30 ott. 2015