Renzi: "Ora 6 mesi per vincere la scommessa". Papa: "Porto la voce dei poveri"

Taglio del nastro con il premier e il commissario Sala

Redazione ANSA MILANO

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato aperta l'esposizione universale di Milano 2015 dedicata al cibo. 'Oggi comincia il domani dell'Italia - ha detto durante la cerimonia che si è conclusa prima di pranzo -. Dimostriamo con l'Expo che l'Italia è orgogliosa delle sue radici, delle sue tradizioni. Il nostro vertiginoso passato ci invita a costruire e non soltanto a ricordare. Venite a scoprire che sapore ha l'Expo dell'Italia'.

 

Una risposta 'ai professionisti del 'non ce la farete mai'. Siamo un grande Paese, abbiamo una grande forza, un grande ruolo. Basta piangersi addosso'. Dopo i discorsi del commissario di Expo Giuseppe Sala, del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del presidente della Lombardia Roberto Maroni, il messaggio video del Papa: 'Porto la voce dei poveri e di chi ha fame. Questa è l'occasione propizia per globalizzare la solidarietà, non sia un'occasione sprecata'.

Ma c'è stata anche guerriglia al corteo, Black Bloc in azione lancio di pietre e petardi e auto in fiamme.

Si è alzato il sipario sull'esposizione universale di Milano, a 109 anni dall'ultima edizione che in città ha lasciato come eredità il parco Sempione.  "Non ci credevano in tanti, grazie al sudore dei lavoratori e delle lavoratrici l'Expo è realtà. Non è ancora scommessa vinta, abbiamo sei mesi per vincerla", ha detto Matteo Renzi nel suo intervento alla cerimonia inaugurale.

Renzi ringrazia tutti coloro che hanno lavorato a Expo 2015, le istituzioni locali e i governi che lo hanno preceduto ma, nel suo discorso di apertura dell'Esposizione universale, rende grazie a due persone in particolare, l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'ex sindaco di Milano Letizia Moratti: "Grazie al sindaco Letizia Moratti che ha avuto l'intuizione di questo evento e il desiderio di scegliere questi temi", dice il presidente del Consiglio.

"L'Italia s'è desta, siam pronti alla vita, sì". Con queste parole Renzi ha aperto il suo discorso. Il premier ha scelto di esordire citando le ultime parole dell'inno di Mameli, facendo propria la variante apportata dal coro che ha eseguito l'inno: "siam pronti alla vita" invece di "siam pronti alla morte"

"Grazie per l'attenzione costante a tutte le autorità che a Roma hanno svolto un ruolo di dialogo. In questi anni la solidità istituzionale è stata garantita da tanti ma in particolare dallo sguardo tenace, deciso, affettuoso di Giorgio Napolitano su questo evento e sulla città", è l'omaggio al presidente emerito.

"Siamo un grande Paese - ha detto ancora il presidente del consiglio - abbiamo una grande forza, un grande ruolo. Basta piangersi addosso, come vorrebbero i professionisti del 'non ce la farete mai'. Cari signori professionisti, stamattina avete la vostra risposta" con l'inaugurazione di Expo 2015.

"Ce l'abbiamo fatta": così, tra gli applausi, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia ha iniziato il suo discorso alla cerimonia di inaugurazione dell'Expo di Milano.

 "Il grande giorno è arrivato, finalmente": con queste parole il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, ha cominciato il suo discorso per la cerimonia di inaugurazione di Expo Milano 2015.

Papa, porto voce poveri e di chi ha fame - "Sono grato di unire la mia voce" all'Expo, e la mia "è la voce dei pellegrini nel mondo intero, è la voce di tanti poveri che fanno parte di questo popolo e con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte". Così il Papa nel videomessaggio alla inaugurazione dell'Expo.

LA CERIMONIA DI APERTURA DI EXPO 2015 IN DIRETTA

'L'Expo sia un punto di svolta, nutrire gli abitanti della Terra è una questione cruciale'. Sergio Mattarella, in una lunga intervista che apre la prima pagina del Corriere della Sera, auspica che il diritto al cibo sia riconosciuto nella Carta dell'Onu.

"La corruzione è un'infezione che può distruggere il corpo di una società", dice il presidente della Repubblica sottolineando gli "episodi gravi" rilevati dalla magistratura nella fase di costruzione dei padiglioni dell'Expo ma anche l'impegno sulla legalità. L'Expo, auspica, sia un punto di svolta nella gestione dei maggiori eventi nazionali.

"Gli italiani si stupiranno come anche i visitatori che arriveranno dall'estero. Saranno sei mesi straordinari". Lo ha detto il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina a SkyTg24. Il ministro ha sottolineato ''l'emozione, la fatica per essere arrivati fino a qui. Ci sono tutte le condizioni'' - ha osservato - perché l'Expo sia l'elemento di svolta per l'Italia''.

Manifestazione a sorpresa dei gruppi No-Expo davanti ai tornelli dell'ingresso Fiorenza, all'esterno dell'Expo di Milano.Giovani antagonisti del centro sociale Fornace e del Movimento No-Expo May Day (il corteo che si terrà oggi pomeriggio nel capoluogo lombardo) stanno manifestando pacificamente mostrando uno striscione sul quale compare la scritta "Il belpaese delle opportunità, un Expo di mafia cemento e precarietà". Il gruppo, una trentina di persone, all'urlo "No Expo, no Expo", è controllato a distanza dalle forze dell'ordine.

E' stato un gruppo di orientali a varcare per primo i cancelli che dalla metropolitana rossa portano al lungo percorso pedonale verso gli ingressi di Expo. A raccontarlo sono stati gli addetti di stazione dell'Atm (presente in forze per fare tutoraggio ai visitatori) che spiegano "erano sei o sette, uomini e donne - dice uno di loro - non saprei se cinesi o coreani. Erano qui da prima delle sette e quando abbiamo aperto la saracinesca che divide la stazione di Rho-Fiera dal lungo percorso pedonale che porta agli accessi, sono schizzati via velocemente".

Poche ore prima dell'inaugurazione a Palazzo Italia - dove bisognerà aspettare per l'ultimazione degli uffici e dell'auditorium che sarà pronto fra un paio di settimane - hanno dato la cera ai pavimenti. Nelle piazzette lungo il cardo, la via dove sorgono tutti gli edifici del Padiglione Italia, tutto inizia ad essere pronto e c'è chi ne approfitta per mangiare nei punti ristoro già funzionanti. Per qualcosa bisognerà aspettare: i punti vendita di Ovs e Excelsior, con t-shirt e gadget apriranno il 18 e l'allestimento ideato da Dante Ferretti sarà completato per il 2 giugno, festa della Repubblica, quando a Milano dovrebbe arrivare anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, così come per la fattoria globale 2.0 dell'associazione mondiale agronomi che sarà inaugurata il 14 maggio.

Ma gli altri padiglioni, oltre ottanta, saranno praticamente tutti visitabili. Anche quello del Nepal, nonostante il terremoto che ha convinto tutti gli operai (tranne 3) a lasciare Milano per tornare dalle loro famiglie. A quel punto sono arrivati in aiuto bresciani e bergamaschi per finire gli ultimi lavori, mentre davanti alla struttura è stato allestito un punto di raccolta fondi per aiutare la popolazione.

"Personalmente - ha spiegato Renzi - lo visiterò come primo padiglione, per dare il segnale di vicinanza e solidarietà a quel Paese". Gli appuntamenti milanesi del premier in vista di Expo sono già cominciati per la festa per i quarant'anni della maison Armani e del concerto della Scala con Andrea Bocelli in piazza Duomo trasmesso in mondovisione, con collegamenti anche dal sito dell'esposizione per mostrarlo illuminato.

Cancelli aperti alle 10, i primi ad entrare a Expo sono visitatori 'normali' che hanno comperato il biglietto. La cerimonia di inaugurazione è fissata per mezzogiorno all'Open Air Theatre con Renzi e il commissario Giuseppe Sala a fare gli onori di casa, un collegamento con Papa Francesco, e, fra le autorità, una serie di ministri (da Orlando a Gentiloni, passando per Franceschini e Maurizio Martina che ha la delega all'Expo) e rappresentanti stranieri come il presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba. Il presidente francese Hollande sarà a Expo il 21 giugno ma oggi ci sarà una folta delegazione di ministri, a partire dalla sua ex Ségolène Royal (Ecologia) oltre a quello degli Esteri Laurent Fabius, e dell'Agricoltura Stéphane Le Foll, che è portavoce del governo. Poi per i vip un pranzo al ristorante sulla terrazza di Palazzo Italia.

E alla sera, dopo il rintocco delle campane del Duomo alle 18 e a seguire di quelle di tutta la diocesi con il concerto sulle terrazze della cattedrale, toccherà alla Turandot, dove non è ancora confermata la presenza di Renzi. Questo senza contare l'incognita delle proteste, con corteo no expo previsto dalle 14.30 in città e ulteriori proteste serali che potranno arrivare in piazza Scala.

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