(ANSA) - MILANO, 12 GIU - Utilizzare le nuove tecnologie,
come le app e i social media, per creare un nuovo rapporto tra
cittadini e i produttori di cibo. Questo l'oggetto dello studio
"Glitchy Food: il cibo 2.0 della futura smart city", condotto
dall'Università degli Studi di Bergamo e dalla Graduate School
of Design della Harvard University e presentato oggi a Palazzo
Italia, cuore di Expo 2015. La ricerca si inserisce nell'ambito
del progetto Bergamo 2035, promosso da Fondazione Italcementi e
dall'ateneo di Bergamo.
In concomitanza con l'Esposizione universale di Milano, la
ricerca si è focalizzata sulla valorizzazione del sistema locale
del cibo adottando la metafora dei "glitches" applicati agli
ambienti urbani, ossia quelle anomalie e possibili difetti che,
se adeguatamente riconosciuti, possono innescare processi
creativi e generare forti discontinuità e rotture positive
rispetto ad un contesto statico.
Il progetto analizza i possibili impatti sul territorio di
Bergamo, dal riutilizzo o rigenerazione di edifici abbandonati,
alla creazione di un mercato per prodotti che faticano ad avere
uno sbocco commerciale, fino al "risveglio" di una nuova
consapevolezza circa il valore del cibo locale e delle
tradizioni culinarie del territorio.(ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
30 ott. 2015