(di Luciano Clerico) (ANSA) - MILANO, 27 AGO - La visita a Expo del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, segna uno straordinario successo diplomatico dell'Italia per quanto riguarda i rapporti con Israele. Visibilmente soddisfatto di essere lì, accanto a quel "campo verticale" divenuto non solo il simbolo di Israele ma un'icona dell'intera Expo, Benjamin Netanyahu nella sua visita privata a Milano ha voluto esplicitamente elogiare l'Italia: "Sono davvero contento di essere qui, in questa situazione, vicino a questo campo, insieme a mia moglie - ha esordito, e quella che doveva essere solo una "dichiarazione" si è trasformata in un discorso vero e proprio -. Questa Expo parla del successo dell'Italia e siamo a maggior ragione contenti di essere stati tra i primi ad impegnarci per essere presenti. Oggi posso dire che siamo davvero contento di averlo fatto".
Giunto al Sito di Rho protetto da imponenti misure di sicurezza, Netanyahu è stato accolto al padiglione dal ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, dal Commissario, Giuseppe Sala e dal prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. Intorno al padiglione, una ressa di persone che premevano per entrare, ma le misure imposte erano ferree: padiglione chiuso, blindato, "off limits" per chiunque non fosse stato debitamente controllato dal servizio d'ordine israeliano. ""Il fatto che siamo qui - ha detto il premier in una dichiarazione davanti al "campo verticale " - è la dimostrazione che stiamo sconfiggendo la teoria di Malthus, secondo cui l'umanità sarebbe stata sconfitta a causa della disparità tra cibo e popolazione". Israele è la dimostrazione vivente che non è così. Anzi: Israele grazie alle sue conoscenze è riuscito a sviluppare un sistema agricolo tale per cui "oggi la popolazione è dieci volte superiore a quando lo Stato fu fondato". La scienza, la tecnologia, possono sconfiggere la fame e il deserto. "Israele è stato un pioniere nelle scienze dell'irrigazione - ha detto il premier - e negli ultimi 70 anni ha fatto grandi progressi, al punto che oggi grazie alle nostre tecnologie ricicliamo l'80% dell'acqua che usiamo". Israele è pronto a condividere il suo sapere "con chiunque nel mondo". Ed è pronto a farlo proprio partendo da Expo, rafforzando in termini di cooperazione la "grande amicizia che lega Israele all'Italia". Un esempio su tutti: Italia e Israele hanno sviluppato progetti di cooperazione comuni con un solo Paese africano (il Senegal). "Perché non farlo con dieci Paesi, con venti? - ha sottolineato Netanyahu -. La scienza di Israele è più forte di ogni boicottaggio. Nel mondo gli uomini cambiano le loro abitudini, migliorano il loro stile di vita grazie alle invenzioni israeliane. Noi facciamo questo in tutto il mondo, e questo è più forte di qualsiasi boicottaggio".
E' questo - ha ricordato - ciò di cui lui intende parlare con Matteo Renzi, quando lo incontrerà sabato a Firenze. "Sono contento di affrontare questi temi qui a Expo, e sono contento di farlo con l'Italia. Il premier Renzi ha tenuto uno straordinario discorso poche settimane fa nel nostro Parlamento.
Con l'Italia abbiamo un'ottima collaborazione in più settori, turismo, tecnologia, cultura, e l'amicizia che ci lega è sempre più forte". Più che una dichiarazione, un discorso. Quindi la visita ai padiglioni di Usa e Cina, e una cena a Palazzo Italia con la moglie, Sara, il commissario Sala e la presidente di Expo, Diana Bracco.(ANSA).
30 ott. 2015