Chi li ha assaggiati li descrive come "friabili, leggermente salati, con un sapore simile a quello delle noccioline tostate". Non sono l'ultimo snack arrivato sugli scaffali dei supermercati, bensì grilli essiccati. I primi insetti mai degustati "ufficialmente" in Italia. Li hanno serviti a Expo, dove si è svolta la prima degustazione autorizzata dal Ministero della Salute.
A organizzarla, Coop e Società Umanitaria, che a Expo avevano già portato insetti commestibili, ma solo per metterli in mostra. I grilli sono arrivati in tavola dopo aver superato tutti i controlli e le analisi chimiche e microbiologiche della Asl, su indicazione del Ministero della Salute. "Quello che avviene oggi - ha detto il direttore generale di Società Umanitaria, Maria Helena Polidoro - può essere definito un evento epocale. In Italia non esiste ancora una legge che consente l'allevamento, la trasformazione e la somministrazione di cibi e mangimi a base di insetti.
Ciò che siamo riusciti a ottenere rappresenta un grande passo avanti, anche in vista della discussione sui 'nuovi alimenti' che si aprirà mercoledì al Parlamento Europeo". Il buffet a base di grilli è stato preparato dal giovane chef Marco Ambrosino, che li ha abbinati a tartine con crema di ricotta e bacche dolci e cioccolatini. "Li vedrei bene anche su un gelato" ha detto, mostrandosi però scettico sul fatto che gli insetti possano prendere piede nella ristorazione italiana. I grilli offerti a Expo provengono da un allevamento belga. "A differenza del Belgio - ha sottolineato l'ideatore del progetto Edible Insects della società Umanitaria, Andrea Mascaretti - in Italia non è ancora possibile allevare insetti, né per l'alimentazione umana né per la preparazione di mangimi animali".
Quella degli insetti commestibili, sostiene Mascaretti "è però una strada cui l'Italia non può sottrarsi. E' indubbio che gli insetti, così come le alghe e le meduse, sono gli alimenti del futuro. Come ricorda la Fao, costituiscono una fonte alimentare sostenibile ricca di proteine e amminoacidi, appartengono già alla dieta di oltre 2 miliardi di persone e rappresentano un ottimo sostituto delle farine di pesce e della soia nella produzione dei mangimi per animali". Una strada che sembra voler percorrere anche l'Unione Europea, in particolare dopo l'ultimo parere dell'Efsa - l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, che ha sede a Parma - che, stando ai dati disponibili e considerando gli insetti allevati con mangimi consentiti, non ha rilevato particolari rischi per la salute umana.
Quando si parla di insetti nel piatto in Italia, lo scoglio più alto resta comunque quello culturale. "Si tratta tuttavia di scogli superabili - ha detto Chiara Faenza, di Coop Italia -: una recente nostra indagine condotta da Doxa, mostra che la diffidenza verso i cibi a base di insetti è meno diffusa di quanto ci si possa attendere". Chi ha già superato i preconcetti culturali, invece, sono i cittadini del Belgio, che a fine 2013 ha autorizzato la vendita di dieci specie di insetti per il consumo umano. "I prodotti a base di insetti - ha detto la rappresentante del Padiglione belga, Cecile Flagotier - si trovano in tutti i supermercati e sono apprezzati soprattutto tra i giovani. La richiesta maggiore è nell'ambito sportivo, per il loro altro contenuto di proteine". Venerdì il Padiglione belga organizza degustazione aperta al pubblico: pasta e crocchette a base di insetti.