(di Javier Fernandez) (ANSA) - MILANO, 29 OTT - Più di 450 mila visitatori, un padiglione - per la prima volta costruito dal Paese - nel quale convivevano armonicamente radici culturali e hi-tech, energie alternative e produzione agrointelligente, un pubblico attratto da un originale "percorso dei sensi", dal fuoco della "parrilla" che diffonde il profumo della "migliore carne del mondo", il colore e il ritmo del tango, del candombe e del pop futurista di Jorge Drexler: così descrive il successo del padiglione uruguaiano a Expo Milano Antonio Carambula, responsabile di Uruguay XXI, l'ente di promozione internazionale del piccolo paese sudamericano. "Nel raccogliere la sfida della Expo sapevamo che i temi scelti per l'appuntamento di Milano - l'alimentazione e l'energia - erano fatti apposta per il nostro Paese, per i valori che rappresentano il nostro brand", spiega Carambula, sottolineando che "su queste questioni abbiamo molto da dire e proporre: l'Uruguay, per esempio, ha scommesso a favore della produzione di alimenti affidabili e naturali, con un forte appoggio tecnologico per garantire la tracciabilità e la sostenibilità dei prodotti". Per Carambula "questo era il messaggio che volevamo trasmettere: che produrre alimenti sicuri ed affidabili è possibile e necessario, e che l'Uruguay è un punto di riferimento regionale e mondiale in queste tematiche".
"Siamo convinti di aver centrato i nostri obbiettivi: la Expo è risultata uno strumento straordinario per posizionare il nostro brand-paese a livello globale, aiutandoci ad essere conosciuti e riconosciuti nei media del mondo intero, e contribuendo alla crescita della nostra riputazione, in base a quelli che abbiamo scelto come i nostri valori: qualità del cibo, qualità delle istituzioni, qualità della vita", sottolinea il responsabile uruguaiano.(ANSA).
30 ott. 2015