Una "ingiustizia" da sanare, nonché "un simbolo di come le donne vogliono oramai cambiare tutto ciò che limita il loro raggio d'azione nella società", all'insegna dell'inclusione e della piena libertà: è così che l'amministratrice delegata di Coop Italia, Maura Latini, ha parlato della mobilitazione per ottenere il calo dell'Iva sugli assorbenti femminili, un prelievo che da anni è ribattezzato 'tampon tax'. La discesa c'è stata, ma "è un primo passo". Il governo, comunque, con l’abbattimento della tassazione dal 22% al 10%, annunciato all'atto della presentazione della manovra economica per il 2022, ha dato ragione alle istanze portate avanti dalla Coop, dal collettivo Onde Rosa e dall’associazione Toccanoi, con il concorso della piattaforma Change.org (lo strumento privilegiato per avviare delle petizioni online), tuttavia il traguardo sarà arrivare a far considerare dal Legislatore questi prodotti per l'igiene della donna come beni di prima necessità. E, dunque, tassarli a 4%. E, con l'intento di continuare l’opera di vigilanza e sensibilizzazione oggi, 5 novembre, presso la Biblioteca del Senato, si è tenuto un convegno alla presenza della ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti; la rappresentante governativa ha dato il suo supporto all'iniziativa, affermando, tra l'altro, che con la discesa dal 22% al 10% dell'Iva si è "rotto un pezzo del 'soffitto di cristallo' per le donne".
La petizione, nel frattempo, ha raggiunto livelli ragguardevoli: si può, infatti, contare su una mole di 660.000 firme raccolte su change.org, a cui vanno aggiunte le oltre 79.000 prese finora in presenza da soci e volontari Coop, nell'ambito di una rete di 260 punti vendita, dislocati in 221 comuni della nostra Penisola. "Poco meno di 800.000 sottoscrizioni sono qui a testimoniare che la società civile italiana c'è. Abbiamo accolto con gioia quanto fatto finora dal Governo, ma le ingiustizie vanno sanate per intero, non a metà. La battaglia - ha incalzato l'ad di Coop Italia - non è certamente finita, l'Iva deve calare fino al 4%". L’impegno sulla 'tampon tax' della Coop è parte integrante della campagna “Close the Gap”, lanciata lo scorso marzo sull’inclusione di genere puntando in modo particolare alla parità di genere femminile, avviando progetti interni, percorsi formativi e coinvolgendo i fornitori di prodotto a marchio. "Nessuna pretesa di risolvere un problema che necessita di molti diversi interventi e che non può essere solo affidato alle singole imprese, ma è la volontà di fare la propria parte che anima Coop”, ha tenuto a sottolineare.
"Lavorare insieme produce grandi cose: è il concetto che deriva dalla nostra ragione sociale. I nostri soci, sono pari a 6,5 milioni e i nostri dipendenti 57.000", un plotone di lavoratori che "nel 43% dei casi ha delle donne collocate in ruoli di responsabilità nei nostri negozi", dove, in generale, la componente femminile supera il 70% nell'organico. Il tema della partecipazione e della difesa di genere, pertanto, è molto sentito nella realtà produttiva, che continuerà, ha spiegato Latini, ad applicarsi, affinché la "battaglia" sulla 'tampon tax' diventi una totale vittoria.
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COOP