Anatomia del romanticismo sulla passerella di Prada alla Milano Fashion Week autunno-inverno 2019/2020. Disseziona l'idea stessa di ciò che è romantico, unendo i fiori e il militare, il pizzo e lo stivale da combattimento, la pelliccia colorata e il nero totale, in un'ideale storia d'amore dove convivono la tenerezza e la passione, il pericolo e la paura. Sulla passerella buia, rischiarata da luci cimiteriali, sfila un invito "all'unione di male e bene, forte e debole perché - spiega la stilista - sono tutti aspetti presenti nell'umanità'.
Se di asprezza se ne vede tanta, nei cappotti neri chiusi in vita da elementi metallici, nei combat boot e nei capispalla militari imbottiti, a ricordare che " viviamo in un momento pericoloso dove la violenza ci circonda e la guerra ci spaventa", anche "d'amore si parla molto", come di una necessità insita in ogni essere umano, ma anche con un certo idealismo. Ed ecco tornare il mostro Frankenstein, già citato nella collezione uomo, in passerella poche settimane fa, e qui finalmente riunito alla sua sposa, in un ideale ritratto di matrimonio ricamato su un abito nero. Ed ecco figure borderline, metà horror metà dolcissime, con le treccine come la Mercoledì della famiglia Addams o il cappotto di montone stile Cappuccetto rosso. Hanno la faccia truce e mettono la mantellina di pizzo, indossano l'abito con tralci di fiori stampati e applicati o il tubino di maglia con la saetta pop, la camicia bianca doppiata dal pizzo trasparente e la giacca militare dai volumi over. Il tutto a raccontare un'umanità fatta solo apparentemente di contrasti, come la colonna sonora che passa dal tema di Cenerentola alla versione strumentale di 'Bad romance' di Lady Gaga fino al soundtrack di 'X Files', ideale accompagnamento di una storia d'amore dark.
"Karl Lagerfeld ha detto che gli stilisti dovrebbero lavorare e stare zitti, invece - dice Miuccia Prada - dobbiamo parlare: al mondo della moda si richiede una voce importante su tanti argomenti, perché il nostro lavoro ha un doppio aspetto: quello industriale e quello sociale, politico". Eppure questa volta più che mai - sulla passerella di Prada - sono gli abiti a parlare, nella loro semplicità, nell'assenza di styling che lascia emergere i singoli pezzi di una storia, tratteggiando tante individualità diverse ma non antitetiche. Come l'abito con i fiori, solo apparentemente iperfemminile, si sposa con gli stivali aggressivi, la giacca militare con la cappa di pizzo, l'abito di tweed con le grandi tasche sportive, il gilet imbottito di nylon con la gonna a portafoglio, il cappello sportivo con le orecchie di pelliccia colorata, così l'umanità - è la visione di Prada - è un'unità di opposti. E niente come il romantico li rappresenta: "Io credo - conclude lei - di essere la persona più romantica che ci sia, perché essere romantici è avere ideali, ispirazioni, sentimenti elevati".
Prada, anatomia del romanticismo sulla passerella di Milano Moda Donna
In passerella amore e paura, pizzo e militare, il nero e i fiori
- Redazione ANSA
- MILANO
- 22 febbraio 2019
- 18:28
- Redazione ANSA
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- 22 febbraio 2019
- 18:28