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People

Tutto su Franca Sozzani, raccontata dal figlio/CLIP esclusiva

Franca Chaos and Creation, evento al cinema ritratto leggendaria direttrice Vogue Italia

Franca Sozzani, durante le sfilate di AltaRoma, Roma, 13 luglio 2015 © ANSA
  • Redazione ANSA
  • ROMA
  • 19 settembre 2017
  • 21:01

(di Alessandra Magliaro)  Un ritratto intimo, naturalmente affettuoso, un omaggio alla madre fatto ancora in vita quando però si sapeva che non sarebbe durata ancora tanto e una scoperta, un dietro le quinte del processo creativo di una persona particolare. E' il documentario di Francesco Carrozzini dedicato alla madre Franca Sozzani, direttrice leggendaria di Vogue Italia, scomparsa prematuramente nel dicembre 2016 a 66 anni. S'intitola Franca: Chaos and Creation e arriva al cinema in tre giornate evento imperdibili, da lunedì 25 settembre a mercoledì 27 settembre, grazie a M2 Pictures. Il 19 sera la premiere all'Onu.

Qui una clip in esclusiva

Dal satirico al sublime, le sorprendenti ma spesso controverse copertine create da Franca Sozzani non solo hanno infranto le regole, ma hanno fissato un nuovo status nella moda, l'arte e il business nel corso degli ultimi venticinque anni. Dalla famosa "Black Issue" alla "Plastic Surgery issue", è sempre stata profondamente impegnata nell’esplorare tematiche off-limits, al fine di scuotere lo status quo e ridefinire, occasionalmente, il concetto di bellezza.

Con interviste a Karl Lagerfeld, Bruce Weber, Baz Luhrmann, Naomi Campbell, Marina Abramovic, Courtney Love, Donatella Versace e molti altri, Carrozzini ci porta dietro le quinte del processo creativo di sua madre, così come alla scoperta delle sue vulnerabilità presenti e passate.

Profondo e spesso emotivo, il film è come una lettera d'amore di un figlio a sua madre.

Lo stile? ''Oggi non ce n'e' uno.  Secondo me le persone dovrebbero comprare più specchi che abiti per vedersi prima di uscire: per inseguire la moda c'e' gente disposta a tutto ma io penso che bisogna corrispondere con gli abiti alla propria personalità, questo e' lo stile. Se devo diventare la testimonial di firme, una specie di prototipo di qualcun altro, allora che mi paghino''. Già questa frase racconta molto della personalità di Sozzan. Per anni e anni la 'nostra' Anna Wintour ha dettato la linea in tema di moda, stilisti, modelli e stile. 
    Nel giornalismo di moda era cresciuta, sin da Vogue Bambini a fine anni '70 fino a diventare direttore di una delle testate cult del settore, Vogue Italia. Sulla sua personalità tosta, la fama di poter decidere le sorti di stilisti, brand e modelle, lei ovviamente negava: ''e' una leggenda, se hai talento vai avanti e la stampa non conta. Io dico - aveva detto in una intervista all'ANSA a settembre 2016 - non si semina sul cemento e se sei in gamba la strada la trovi indipendentemente da tutti''.
    ''Girare questo documentario e' stato come andare in analisi.
    Tutto e' cominciato come una storia di ricordi, il padre di Francesco che stava morendo e lui che voleva tenersi una cosa intima che glielo ricordasse. Io pero' ho parlato a briglia sciolta dicendo cose che forse non dovevo, ma ormai e' troppo tardi per tornare indietro. Non volevo espormi troppo, ma se non ti esponi non sei vera e io sono autentica, anche se poi me ne pento'', diceva la Sozzani. Rileggendo certe frasi dette dal figlio tante cose ora appaiono più chiare. ''E' una lettera d'amore a mia madre che è una donna che ha fatto tante rinunce a livello personale''.
    Angelo guerriero, creatura botticelliana (per i lunghi capelli biondi ondulati che porta da sempre), figura stendhaliana o pantera? Franca Sozzani non aveva esitazioni a definirsi. ''Pantera di sicuro, ho lottato tutta la vita per quello che ho fatto, me lo sono guadagnato con la lotta tutto, la determinazione e' la mia guida. Prendiamo Vogue, sulla carta doveva essere solo 'glossy', un giornale con bei cappotti e belle gonne, invece l'ho usato per lanciare messaggi, appoggiare campagne''. Non si definiva una donna di potere, come pure era: ''Sono una donna che lavora e lavora parecchio e si e' battuta per cose che ha voluto, anche rischiando, per tre volte mi stavano licenziando, ma se fai un lavoro in cui credi e hai la fortuna che ti riconoscono le cose che hai fatto, sì forse a quel punto hai potere, che vuol dire che hai vinto tu nell'esporre le tue idee''. E' sempre stata considerata della stessa pasta di Anna Wintour, la direttrice di Vogue. ''Abbiamo cominciato insieme, stesso mese e stesso anno, 28 anni fa. Siamo diverse, lei si' che e' una donna di potere. Anche nel carattere. Io sono leggera, non drammatizzo mai, penso che le difficoltà vadano superate, non voglio farmi prendere dal panico'', diceva a settembre a Venezia, aggiungendo: ''ho tanti sogni, non ho mai smesso di sognare e creare progetti. Voglio fare altre cose non solo essere seduta in una prima fila a vedere vestiti''.
   

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