“Non ho ricevuto alcuna educazione artistica: all’epoca in cui taggavo i treni a New York, non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei espresso su tela”. Da “vandalo” ad artista insignito della Legion d’onore della Repubblica francese, la carriera di JonOne inizia dai muri di Harlem per poi svilupparsi nelle gallerie di tutto il mondo, da Hong Kong a Zurigo, da Los Angeles a Tel Aviv, da Seoul a Mosca.
Con 20 opere inedite di grande formato appositamente realizzate per l’occasione, si è aperta il 17 marzo “Niente può fermarmi”, la prima personale romana di JonOne, uno dei più importanti artisti contemporanei che fin dai suoi esordi nella natale New York ha saputo coniugare in modo perfetto graffiti ed espressionismo astratto.
La mostra, curata da Giuseppe Pizzuto per Wunderkammern, galleria di fama internazionale che negli ultimi 10 anni ha portato nella Capitale alcuni fra i maggiori esponenti dell’arte contemporanea provenienti da tutto il mondo, è ospitata a Palazzo Velli, edificio nobiliare edificato nella prima metà del ‘400 nel cuore di Trastevere, visitabile fino al 14 aprile.
Di origini dominicane, JonOne (John Andrew Perello, 1963, New York, USA) è nato e cresciuto ad Harlem prima di trasferirsi a Parigi dove attualmente vive e lavora. Fra gli artisti contemporanei più riconosciuti in Francia, JonOne è una figura chiave nel mondo dei graffiti e ha esposto in importanti gallerie d’arte e in prestigiose istituzioni, come nel caso delle mostre collettive “Born in The Street” alla Fondation Cartier e “Le Tag Collection Gallizia” al Grand Palais (entrambe a Parigi nel 2009). L’artista vanta inoltre collaborazioni ad alto contenuto artistico e creativo con aziende del calibro di Guerlain, Air France, Lacoste e Perrier.
JonOne inizia a fare graffiti sui muri del suo quartiere all’età di 17 anni con il nome di Jon156 fondando poi nell’84 il gruppo 156 All Starz, una crew storica di New York. A Parigi trova il grande successo internazionale, nel 2015 riceve la Legion d’onore dalla Repubblica Francese e la sua opera “Liberté, Égalité, Fraternité” viene inaugurata a Palazzo Borbone, sede dell’Assemblea nazionale.
Lo stile unico che caratterizza l’opera di JonOne scaturisce dalla combinazione di tre principali elementi: la calligrafia, il colore e la materia pittorica, che insieme invadono l’intera superficie dell’opera. Ispirate dal dinamismo e dalla vitalità della città, le opere dell’artista emanano una straordinaria energia proprio grazie all’intersecazione continua delle linee e all’estrema brillantezza dei colori impiegati che ricordano le complesse evoluzioni del free jazz così come l’incontro fra jazz e hip hop che ha caratterizzato parte della scena musicale americana degli anni ’80.
JonOne, da vandalo ad artista. Storia di una star della pittura
Dai muri di Harlem alle gallerie di tutto il mondo. A Roma prima personale
- Redazione ANSA
- 17 marzo 2018
- 19:43
- Redazione ANSA
- 17 marzo 2018
- 19:43