George Clooney si mobilita contro le leggi anti-Lgbt in vigore in Brunei e chiede il boicottaggio degli hotel con legami con il sultanato, presenti anche in Italia. Dal prossimo mese, nel piccolo stato islamico, infatti, entrerà in vigore il nuovo codice penale basato sulla sharia e che prevede la pena di morte, anche tramite lapidazione, per omosessuali e adulteri.
In un editoriale scritto per Deadline, l'attore invita a non usare gli alberghi all'estero di proprietà del sultanato. In particolare nove hotel tra Stati Uniti, Francia, Italia, Regno Unito. Lo stesso Clooney ha confessato di essere stato ospite di alcuni di questi alberghi.
"Ogni volta - scrive - che soggiorniamo, teniamo meeting, ceniamo in uno di questi nove alberghi mandiamo soldi direttamente nelle tasche di persone che scelgono di lapidare o frustare a morte il loro stessi cittadini per il solo fatto di essere gay o accusati di adulterio".
George Clooney contro il Brunei, boicottare gli hotel
Protesta dell'attore e regista per le leggi anti-Lgbt
- Redazione ANSA
- NEW YORK
- 29 marzo 2019
- 20:15