"Poiché abbiamo circa la stessa età, io che sono donna, sono invecchiata più di te, che sei uomo" scriveva Goethe in "Le affinità elettive", pubblicato nel 1809. A distanza di due secoli, la strada da fare è ancora tanta, come mostra l'indagine "Stereotipi e Over 50", presentata a Milano da Victoria, il progetto di comunicazione per le over 50 a cura di Procter & Gamble.
Ma quali sono gli stereotipi più diffusi? Per la maggioranza delle intervistate l'invecchiamento è più favorevole agli uomini che alle donne (per il 44% diventano più affascinanti). E spesso sono proprio le donne, soprattutto le più giovani, a portare avanti questi preconcetti: per il 74% delle over 50 non esiste un'età in cui definirsi anziane, per il 71% delle Millennials, invece, esiste eccome e parte dai 65 anni. Sono proprio le donne a portare avanti gli stereotipi più diffusi: per il 61% delle intervistate cambiare città per lavorare e rientrare a casa solo nel fine settimana è un'attività più adatta a un uomo che a una donna ed è sempre la maggioranza delle donne (47%) a sostenere che andare in trasferta è più consono a un uomo.
Tra le donne capaci di liberarsi delle etichette Benedetta Barzini, vincitrice della seconda edizione del "Premio Victoria", che le è stato consegnato da Maria Grazia Cucinotta, ambasciatrice dell'iniziativa: "Spesso - ha detto l'attrice - è proprio quando siamo più adulte e mature che siamo davvero pronte per vivere la nostra vita come abbiamo sempre desiderato. Io stessa, ho imparato ad abbattere tanti stereotipi solo crescendo e proprio arrivando ai 50 anni mi sono sentita davvero libera di poter essere come sono".