Perché spendiamo miliardi per andare su Marte quando possiamo usare questi fondi per ricostruire la Terra? Il 18 febbraio arriva il Perseverance Rover della NASA su Marte e i Fridays For Future, il movimento nato sull'esempio di attivismo ambientalista di Greta Thunberg, puntano sull'ironia in un cortometraggio, sviluppato con lo studio Fred e Farid di Los Angeles e intitolato '1%' "per risvegliare il 99% degli umani che dovranno restare sulla Terra".
Ammettiamolo, vivere sulla Terra non è così bello in questo momento. Respiriamo con indosso mascherine protettive, abbiamo una socialità ridotta al lumicino e tutte le cose piacevoli della vita come conoscere posti e persone, fare festa con gli amici, vedere musica dal vivo, abbracciarsi, andare al cinema, al teatro sembrano essere rimandate a data da destinarsi. Questa "nuova normalità" ci fa domandare che tipo di futuro offriremo alle nuove generazioni intrappolati come siamo in guerre, violenza, pandemie, inquinamento su un pianeta devastato dai cambiamenti climatici. Il desiderio di fuggire in una specie di Eden - scoprire terre inesplorate e ricostruire un mondo migliore - è molto forte in questo momento.
"E se scappassimo dalla Terra e andassimo su Marte?" è la domanda da cui parte il cortometraggio, visto che la missione delle persone di colonizzare il Pianeta Rosso sta guadagnando slancio e vengono spesi miliardi e miliardi di dollari.
Il 18 febbraio, il Rover Perseverance della NASA atterra su Marte (2.7 bilioni di dollari), unendosi all'orbiter Hope degli Emirati Arabi Uniti e all'orbiter cinese Tianwen-1 e al duo rover, anch'essi appena arrivati. I rover per ora, ma gli umani sono i prossimi... Elon Musk è "altamente fiducioso" che SpaceX farà atterrare gli umani su Marte entro il 2026.
Sembra una buona notizia. Ma - è il messaggio sarcastico del corto dei FFF - "è solo una buona notizia per coloro che sono miliardari o leader mondiali, il famoso 1%. Tutti gli altri sono semplicemente sfortunati: il 99% dovrà rimanere sulla Terra, allora faremo meglio a salvare questo Pianeta, non abbiamo scelta".
Il corto è la terza collaborazione tra Fred & Farid Los Angeles e Fridays For Future dopo "House on Fire" e "If You Don't Believe In Global Warming, How About Local Warming?": "Questa volta - dicono - abbiamo mirato a creare un film che evocasse i film di propaganda ma che provocasse gli spettatori per chiamarli all'azione per risolvere il cambiamento climatico che sta distruggendo il nostro pianeta natale. Semplicemente non abbiamo scelta".