(di Damiano Bolognini Cobianchi)
Milano - È un fiume di emozioni e di passione in piena Lapo Elkann, alla presentazione a Milano, nella centralissima Corso Como, del libro sulla storia del Cinquino: Fiat 500 The design book. Amatissimo dalla gente, circondato da fan di tutte le età, dopo aver ricordato insieme al grande designer Roberto Giolito la rinascita del mito, Elkann viene letteralmente assalito per autografi e domande. Fiat 500 in testa, naturalmente, perché la piccola torinese ''è la donna della mia vita, è l'auto con la quale amo uscire e amo vestire con Italia Garage Customs'', ma non solo, perchè si spazia sul mondo Fiat e non solo. A domanda sul possibile ritorno dell'Alfa in Formula 1 risponde: ''L'ho letto e mi auguro di vederla realizzata''. Della Pininfarina passata alla Mahindra? ''Avremo più lavoro da fare...''.
Poi di nuovo a parlare della 500 ''perché è un'icona, un love brand, un marchio che genera amore, empatia, dall'adolescente all'adulto, al sessantenne. La 500 può parlare tutti i linguaggi e con tutti i settori. È un quadro meraviglioso su cui un artista può realizzare un dipinto. Una storia di successo italiana''. Un'auto, prosegue Lapo, che è ''un'icona a livello mondiale che rappresenta l'italianità nella sua eccellenza''.
Una vettura, sottolinea ''con la quale sono nato e con la quale mi sono costruito nel mondo dell'automobile e la porto sempre nel mio cuore e vicino a me. Lo è anche per Garage Italia Customs, ne abbiamo fatto più di una, le ultime per il lancio di Star Wars, e molte altre sono in divenire. È solo il punto di partenza di tanti lavori e sviluppi creativi che porteremo e sul mercato insieme a Fiat e insieme a 500 soprattutto: è stata il motore di rilancio dell'Italia negli anni '50, è stato il motore di rilancio anche di Fiat, è stato un progetto combattuto, appassionante''. Il futuro dell'auto e di Lapo? ''Se siamo italiani è saper fare le cose con stile. Sull'automobile non c'è nessuno in grado di esprimere meglio questo messaggio. Dobbiamo riappropriarci di quello che indirettamente ci è stato portato via, magari da un preparatore inglese o tedesco. E in quanto fondatore e presidente di Garage Italia Customs non vedo l'ora di lottare e di combattere per riportare in questo settore l'italianità ai livelli dove si merita di essere. Perché Garage è un mondo a 360 gradi che lavora sulle personalizzazioni per auto, barche, moto, aerei elicotteri, può lavorare per Fiat come può lavorare per Porsche, Ferrari, Bmw, per Aston Martin, per Baglietto o altri.
Non vediamo l'ora di far risplendere la creatività del nostro Paese con l'auto couture, che parafrasando l'haute couture, punta a offrire realizzazioni personalizzate a tutti i livelli, cominciando dalla fascia accessibile delle pellicole e dalle vernici, per salire e trasformare in opere uniche anche auto storiche''. Ma per Lapo è solo l'inizio: ''In aprile presenteremo la nuova sede. Ad agosto annunceremo una mostra unica nel panorama dell'automobile''.