Il primo 'compleanno' del dieselgate, lo scandalo delle emissioni falsate dei veicoli Volkswagen, è questa volta occasione di 'festa' per la Casa di Wolfsburg, che oggi può vantare i veicoli diesel in vendita meno inquinanti di tutta l'Europa. Lo rivela uno studio di Trasport&Environment (T&E), organismo europeo di riferimento per le ong dei trasporti e dell'ambiente, sottolineando peraltro che gli eco-risultati raggiunti da Volkswagen non hanno nessun legame con il dieselgate ma sono un effetto delle migliori scelte tecnologiche fatte dall'azienda prima che scoppiasse lo stesso scandalo. Il 'primato' si riferisce ai nuovi Euro 6 Volkswagen, e non ai 'vecchi' Euro 5 venduti tra il 2011 ed il 2015: questi ultimi, risultano, al contrario, i più inquinanti in circolazione.
T&E ha analizzati i dati provenienti dai test pubblici su 230 modelli di auto diesel. Fiat e Suzuki risultano avere i veicoli diesel più inquinanti, almeno se si prendono in considerazione le emissioni di ossidi di azoto (NOX), 15 volte in più dei limiti. Male anche i veicoli Renault-Nissan (14 volte in più), Gm ed Opel (10 volte), mentre quelli Volkswagen emettono solo 2 volte in più dei limiti. L'organizzazione ha poi calcolato che in Europa sono in circolazione 29 milioni di veicoli diesel 'non puliti', cioè con emissioni di NOX almeno 3 volte superiore al limite. Il maggior numero di diesel 'non puliti' circola in Francia (5,5 milioni), seguita da Germania (5,3 milioni), Gran Bretagna (4,3) e Italia (3,1). "Il vero scandalo del dieselgate in Europa - ha spiegato Greg Archer, direttore Veicoli Puliti di T&E - sono le regole nazionali, che hanno chiuso un occhio su test evidentemente irregolari per proteggere le proprie aziende. Questo ha causato il decesso di migliaia di persone all'anno. Ci serve un Autorità europea di sorveglianza".