ROMA - Con la discussione delle tesi, si è conclusa questa mattina a Pavia la prima edizione del Master sull'auto in ''Design and development of Vehicle Dynamics'', ed è cominciata la seconda. Per specializzarsi nello storico ateneo lombardo ci sono ingegneri che arrivano da tutto il mondo, spinti anche dalle prospettive di iniziare una carriera nel nostro Paese.
Tutti e sei gli studenti diplomatisi oggi, due italiani, un indiano, un libanese, un egiziano e un peruviano, hanno infatti già avuto delle proposte di lavoro. Due hanno addirittura firmato un contratto d'assunzione prima della cerimonia finale, tenutasi nella sala principale di Palazzo Vistarino, alla presenza del rettore Fabio Rugge. Per il nuovo anno il numero di posti è stato raddoppiato a dodici e si conferma il forte appeal esercitato nei confronti degli studenti stranieri. Alla prima lezione, di questo ciclo di studi altamente qualificato, in lingua inglese, riservato agli ingegneri, oggi si sono presentati quattro italiani, tra cui una ragazza ingegnere di Roma, un laureato spagnolo, quattro indiani, un brasiliano, un ecuadoregno e un pakistano. Il corso, diretto da una figura molto conosciuta e apprezzata nel mondo dell'auto, l'ingegner Paolo Massai (ex Lancia, Ferrari e Alfa Romeo), ha la particolarità di affiancare a lezioni teoriche varie sessioni al simulatore e dei test in pista, sul circuito di Vairano di Quattroruote. Dopo la collaborazione con Lamborghini e Bridgestone, sono attese quest'anno interessanti novità. Il professor Carlo Rottenbacher, coordinatore del corso, ha anticipato ''il forte interesse di un noto gruppo tedesco costruttore di automobili e di un'azienda italiana leader a livello mondiale'' per offrire stage, in alcuni casi con finalità di assunzione.