ROMA - Scoperto negli Stati Uniti un colossale traffico di auto alluvionate che, dopo essere state ritirate dalle assicurazioni e destinate alla rottamazione, sono state invece esportate per essere rivendute in Africa, Asia e Medio Oriente. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, sono 'migliaia i veicoli spazzati via dall'uragano Harvey dello scorso anno, e spediti in giro per il mondo dopo che le assicurazioni ne hanno dichiarato la perdita totale negli Stati Uniti'. Ad alimentare questo giro al limite della legalità, dato che non è chiaro se agli acquirenti vengono fornite tutte le informazioni sulla provenienza e sui danni subiti, sono varie aste organizzate da specialisti del settore, mentre alle spedizioni provvedono le grandi compagnie che trasportano in container che possono ospitare fino a 5 auto. ''Una volta che le assicurazioni concludono le loro procedure, cominciamo a vedere queste vetture pronte per l'esportazione'' ha dichiarato al WSJ Christian Pedersen, responsabile trade e marketing per le spedizioni oceaniche della Maersk Line in Nord America. Una ricerca IHS Markit evidenzia una crescita del 12% dell'export di auto via container nel 2017 rispetto all'anno precedente, con la crescita da 678.323 a 757.327 unità TEU (l'unità per il trasporto nelle navi container), che evidentemente sono serviti a movimentare gran parte delle 600 mila vetture danneggiate da Harvey.