ROMA - ''Vedremo più cambiamenti nell'industria dell'auto nei prossimi 5-10 anni di quanti ne siano avvenuti negli ultimi 50''. Con la celebre frase della ceo di General Motors, Mary Barra, ha preso il via, nel corso dell'assemblea pubblica di Anfia a Roma, la tavola rotonda moderata da Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote. Al confronto hanno preso parte Roberto Vavassori, presidente di Clepa, Daniele Chiari, head of Product Planning & Institutional Relations di FCA Emea Region, Andrea Pontremoli, amministratore delegato di Dallara Automobili, Paolo Pozzi, amministratore delegato di A. Agrati e Giorgio Gallia, managing director di Denso Thermal Systems Southern Europe.
Dal dibattito sono emerse indicazioni concrete sui prossimi sviluppi tecnologici e produttivi della filiera: dalla strategia di transizione verso l'elettrificazione secondo FCA, alla necessità di creare le competenze che davvero servono alle aziende espressa dal ceo di Dallara, dai fattori di competitività più importanti per un'azienda multinazionale come Denso all'esempio virtuoso di Agrati come multinazionale tascabile italiana, all'analisi critica sulle iniziative regolamentari europee da parte del Presidente di Clepa Roberto Vavassori.
In particolare, Daniele Chiari (Fca) ha confermato l'arrivo della 500 elettrica che sarà ''la punta di diamante della casa automobilistica''. Non sono mancate considerazioni sul diesel che, nonostante la demonizzazione, continua ad essere sviluppato dall'industria automotive grazie alle nuove tecnologie che lo rendono pulito: con il calo delle auto alimentate a gasolio, sono aumentati i motori puramente a benzina e questo ha portato ad un aumento delle CO2 emesse dalla flotta europea. Il problema principale è rappresentato dalla ''necessità delle case di investire su differenti strade per l'alimentazione delle auto e questa attitudine sarà controproducente nel tempo'' è emerso dalla tavola rotonda. La vera necessità, al di là della creazione di una rete infrastrutturale adeguata, passa anche per il rinnovo del parco circolante italiano, tra i più datati del Vecchio Continente.
Poi l'appello finale affidato a Vavassori, presidente Clepa: ''Le città devono essere decarbonizzate e decongestionate. In tal senso Anfia sta studiando soluzioni di mobilità alternativa in modo da ridurre le emissioni. In questo contesto, si inserisce l'elettrificazione del parco, ma questo deve essere un processo da avviare e sviluppare in maniera intelligente''.