Quella dell'Alfa Romeo ES 30 (Experimental Sportscar 3.0 litres), poi diventata SZ, è una storia davvero particolare che - pur a distanza di 30 anni dalla sua presentazione - parla di eccellenza tecnologica, di saper fare tutto italiano (o meglio tutto del Biscione) e di fulgidi esempi che l'industria nazionale ha dato da sempre nel confronto con il resto del mondo automotive.
Nata come vettura-laboratorio per dimostrare l'utilità e l'efficienza di sistemi di progettazione allora all'avanguardia (il CAD-CAM) e i vantaggi ottenibili con un'aerodinamica 'attiva' - capace d'intervenire per aumentare l'aderenza al suolo - e con una costruzione leggera, l'Alfa Romeo ES 30 fu 'firmata' da Stefano Iacoponi, allora responsabile della progettazione Alfa - Lancia e mostrata in anteprima ad una conferenza stampa organizzata al Salone di Ginevra del 1989.
Questa coupé sperimentale era nata in 18 mesi, un tempo ridottissimo per l'epoca, e usufruiva di tutta l'esperienza fatta con l'Alfa 75 nei Campionati Turismo, ma anche quella maturata con la Ferrari 408 e la Lancia Delta ECV. Lo schema era quello tradizionale delle Alfa, con trazione posteriore e motore anteriore, ma con un perfezionamento del posizionamento al retrotreno del gruppo cambio frizione che era ancora valida grazie alla distribuzione dei pesi ottimale.
Nella ES 30 questo schema era enfatizzato da una carrozzeria molto leggera, in quanto ricavata da materiale composito fornito dalla Idc di Beppe Bizzarrini, figlio del celebre Giotto (creatore non solo delle berlinette sportive che portano il suo nome ma anche della Ferrari GTO).
Sotto al cofano della ES 30 era pronto a scattare un V6 3.0, firmato dall'ingegner Busso, che era accoppiato ad un telaio Alfa 75 opportunamente accorciato. Il modello di piccola serie che ne derivò, la SZ, venne prodotto da Zagato (che aveva collaborato con Robert Opron e Antonio Castellana allo stile) tra il 1989 e il 1991 in totale 1036 esemplari, quasi tutti in colorazione rossa.
Oggi la ES 30 / SZ è una delle Alfa Romeo di epoca moderna più ricercate, non solo per il suo valore collezionistico, ma anche per le sue qualità dinamiche.