Con una moderna rete di 180 colonnine a ricarica rapida che sarà installata dal 2017 sulle autostrade italiane e una scelta di vetture di nuova generazione con autonomie tra i 300 e gli oltre 600 chilometri, le auto elettriche sono ormai pronte anche da noi a emanciparsi dal ruolo di elitarie vetture da città per assumere quello di uniche macchine di famiglia. Alle recenti novità rappresentate dalla Renault Zoe da 400 km per pieno e dalla BMW i3 94h da 312 km di range, si aggiungeranno nei prossimi mesi la rivoluzionaria Opel Ampera-e da 500 km e la nuova eGolf da 300 km, mentre già nel 2016 Tesla ha ampliato l'autonomia della sua costosa Model S fino a 613 Km. Nel 2018 è poi attesa un'ulteriore infornata di modelli da ''viaggio'', guidata dal Suv dell'Audi derivato dal concept e-tron, che dovrebbe montare batterie da 500 km per ricarica.
Con la rete di rifornimento in fase di realizzazione (sono previsti punti di ricarica anche sulla nuova A2 del Mediterraneo), a ostacolare la diffusione delle elettriche nel nostro Paese rimane però il loro prezzo elevato. A titolo di esempio, la VW e-Golf con 116 Cv e 190 km di autonomia oggi viene proposta a 38.000 euro. La stessa macchina con il benzina 1.0 TSI di pari potenza è in listino da 20.400 euro, parte invece da 25.300 euro con il gasolio da 110 Cv. Alcuni Costruttori, come Renault, hanno provato ad aggirare il problema offrendo le batterie in noleggio anziché in proprietà: con tale formula la Zoe, una cinque porte della taglia della Fiat Punto, con gli accumulatori da 22 kWh in affitto (240 km di autonomia) costa 22.500 euro anziché 30.500 euro. Per rendere realmente accessibile ai grandi numeri il mercato della mobilità elettrica si rende quindi indispensabile anche in Italia l'intervento di incentivi statali, così come in altri Paesi europei.
In Francia per esempio la spinta è arrivata con un contributo all'acquisto di 6.300 euro (6.000 euro dal 2017) mentre i soli 4.000 euro previsti in Germania (2.000 dallo Stato e 2.000 dal venditore) sinora non sono stati sufficienti per ottenere l'effetto sperato. In Norvegia, mercato leader in Europa, è un insieme di disposizioni che rendono vantaggioso l'acquisto dei veicoli elettrici. Come sottolineato da Opel al lancio della Ampera-e su quel mercato, lì sono in vigore ''l'abolizione delle imposte sull'acquisto, l'esenzione dall'IVA sull'acquisto e il leasing, la riduzione del bollo auto, l'assenza di pedaggi sulle strade a pagamento e sui traghetti, il parcheggio gratuito in ambito comunale, l'accesso alle corsie riservate al trasporto pubblico e una riduzione del 50% delle imposte sulle automobili aziendali''. Insomma, sebbene la svolta sembri a portata di... spina senza interventi della politica è difficile ipotizzare a breve numeri molto diversi dagli attuali. Oggi nel nostro Paese 10 Costruttori propongono 15 differenti modelli elettrici, per autonomie comprese fra i 150 km e 613 km, ma da gennaio a novembre 2016 sono stati vendute solo 1.207 unità, nulla rispetto alle 33.386 unità immatricolate in nove mesi in Norvegia.