Le più recenti tecnologie Bosch sono in grado di ridurre le emissioni del diesel portandole addirittura al di sotto dei limiti futuri definiti dalla UE. Da tempo Bosch - forte della sua esperienza nei sistemi di controllo dei motori alimentata benzina e a gasolio, oltre che in tutte le altre applicazioni high tech relative ai veicoli, è impegnata nella riduzione delle emissioni dei motori diesel e, in particolare, nell'azzerare le quote degli ossidi di azoto. Negli ultimi anni, Bosch ha ottenuto progressi costanti in questa direzione e nel 2018 è riuscita a compiere un ulteriore importante passo avanti: dopo molti chilometri sulle strade pubbliche con veicoli di prova, un team di esperti ha raggiunto un significativo miglioramento nelle dinamiche tra efficienza del motore, ricircolo e trattamento dei gas di scarico. In una serie di prove che ha coinvolto un'ampia varietà di guidatori e differenti condizioni di guida, le emissioni di ossido d'azoto del veicolo di prova sperimentale Bosch si sono attestate su una media di 13 mg per chilometro. Un valore che corrisponde a circa un decimo del limite massimo che sarà imposto in Europa dal 2020. Il veicolo di prova ha superato ogni situazione di guida nel circuito nell'area di Stoccarda e, ora, anche con una speciale sessione di prova organizzata attorno a Milano.
Per raggiungere questo obiettivo sono state percorse strade in salita e in discesa, nel traffico congestionato delle strade cittadine, ma anche campagna e in autostrada, con ogni tipo di condizione meteo. Il veicolo di prova sperimentale di Bosch è un moderno diesel compatto in cui gli ingegneri hanno modificato quasi tutti i componenti del sistema di propulsione e dell'impianto dei gas di scarico per sfruttare al meglio i progressi tecnologici e le informazioni raccolte in corso d'opera. Sono stati modificati componenti Bosch quali il sistema di gestione del motore, il sistema di iniezione del carburante e il sistema di iniezione AdBlue. Sostanziali adeguamenti hanno interessato anche il turbocompressore, i convertitori catalitici e il sistema di ricircolo dei gas di scarico. Durante i test sono stati rilevati e registrati costantemente numerosi parametri. Le letture mostravano fluttuazioni della temperatura nel sistema di trattamento dei gas di scarico in punti diversi e a volte imprevisti del percorso. I nuovi metodi sviluppati per fare in modo che la temperatura dei gas di scarico nel convertitore catalitico si mantenesse al di sopra dei 200 gradi, hanno prodotto emissioni estremamente basse nel veicolo di prova.
Oltre a modificare il sistema di gestione del motore per ottimizzare il ricircolo dei gas di scarico, gli esperti hanno anche apportato modifiche fisiche alle parti del sistema di trattamento dei gas di scarico. Tutto il sistema è stato posizionato più vicino al motore. È stato combinato un convertitore catalitico SCR con un filtro antiparticolato, ed aggiunto un secondo convertitore a valle del primo. Il sistema di trattamento dei gas di scarico è stato inoltre isolato termicamente. Tutti questi accorgimenti hanno contribuito a riscaldare più in fretta il sistema dei gas di scarico e, una volta raggiunta la temperatura desiderata, a mantenere al minimo le perdite di calore. L'approccio integrato alla fine ha dato i suoi frutti; indipendentemente dalle condizioni, il nuovo sistema, i cui componenti erano stati accuratamente riorganizzati, regolati e perfezionati, ha prodotto emissioni di NOx bassissime. Gli ingegneri Bosch continueranno a perfezionare ulteriormente la riduzione delle emissioni. Per questo motivo, Bosch è convinta che il diesel continuerà ad essere una parte importante dell'offerta di sistemi di propulsione del futuro e che il suo elevato grado di efficienza possa contribuire a ridurre le emissioni dei gas serra con un impatto trascurabile in termini di NOx.