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Immatricolazioni auto, a marzo forte calo

In Italia contrazione delle vendite del 9,6%, Fca perde il -19,3%. Promotor, marzo difficile per le vendite in Italia. Unrae, ecobonus disorienta i consumatori

Redazione ANSA

Forte calo a marzo delle vendite di auto nuove in Italia: secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state immatricolate 193.662 vetture, il 9,6% in meno dello stesso mese del 2018. Nei primi tre mesi dell'anno il totale delle auto vendute è pari a 537.289, pari al 6,5% in meno dell'analogo periodo dell'anno scorso. (ANSA).

Il gruppo Fca ha venduto a marzo in Italia 48.052 auto, il 19,31% in meno dello stesso mese del 2018. La quota è scesa dal 27,8% al 24,8%. Nei primi tre mesi dell'anno le immatricolazioni del gruppo sono state 132.109, con un calo del 16,57% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso e la quota che scende dal 27,5 al 24,59%.

Promotor, marzo difficile per le vendite in Italia.  Pesano ecoincentivi, demonizzazione del diesel e recessione
Il calo del 9,6% del mercato auto italiano "assume un peso particolare anche perché generalmente marzo è il mese dell'anno in cui si registra il massimo delle immatricolazioni". Lo sottolinea il Centro Studi Promotor che indica tra i fattori determinanti la recessione, il fatto che nel 2019 non vi sono più i superammortamenti per le auto e questo penalizza gli acquisti delle aziende, mentre gli acquisti dei privati, pur essendo in discreta tenuta, continuano a essere frenati dalla demonizzazione del diesel. "Pesa anche - spiega il Csp - il rallentamento delle immatricolazioni per alimentare il mercato dell'usato con chilometri zero, soprattutto per alcuni marchi che stanno privilegiando i canali di vendita più remunerativi. In questo contesto si inserisce la vicenda degli ecoincentivi varati dal Governo che hanno destato notevole interesse sia nei privati sia nelle aziende, ma non hanno finora dato luogo ad alcuna immatricolazione perché il Governo è in forte ritardo sugli adempimenti burocratici necessari". Il dato del primo trimestre è coerente con la previsione del Csp di un volume di immatricolazioni 2019 di circa 1.800.000 unità (1.910.564 del 2018). Tra i concessionari soltanto il 7% degli interpellati si attende una domanda in crescita, mentre il 58% ipotizza stabilità e il 35% prevede vendite in calo. "In sintesi - secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - nonostante appaia sempre più probabile un ulteriore peggioramento del quadro economico e nonostante le penalizzazioni dell'ecotassa e della demonizzazione del diesel, il mercato italiano dell'auto accusa un calo contenuto. Questo perché il livello delle immatricolazioni raggiunto nel 2018 appare difficilmente comprimibile, se si considera l'importanza della domanda di sostituzione di un parco circolante di 39 milioni di autovetture come quello italiano".

Unrae, ecobonus sta disorientando i consumatori
"La mancanza del Decreto attuativo e la predisposizione della piattaforma, necessari alla richiesta dell'ecobonus stanno disorientando i consumatori e penalizzando l'operatività delle aziende". Lo afferma Michele Crisci, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere. "Inoltre - prosegue Crisci - in prospettiva lo scenario del mercato non può che peggiorare, considerato che gli effetti sulle vendite dell'Ecotassa non sono ancora oggettivamente rilevabili: tra le fasce penalizzate dal malus, infatti, quella da 161 a 175 g/km di CO2 ad esempio nel mese di marzo ha visto un incremento delle immatricolazioni, trattandosi, però, di auto ordinate prima del 1 marzo e, quindi, esenti dal pagamento della tassa. Questo è un calo di mercato che non può non preoccupare l'intero comparto. Un calo che peraltro era stato ampiamente previsto e prospettato nei dettagli al Governo ancora a dicembre nel corso della riunione sul bonus/malus presso il ministero dello Sviluppo Economico. A questo punto diventa pleonastico ribadire l'urgente necessità di un Tavolo su cui discutere di una visione strategica della mobilità in Italia. Un Tavolo al quale diamo ancora piena disponibilità a partecipare nell'interesse delle aziende che rappresentiamo e del mercato italiano".

Anfia, preoccupante trend discendente mercato
Contribuiscono perduranti criticità attuazione del bonus

"Il mercato dell'auto, dopo il lieve recupero di febbraio (-2,4) che faceva seguito al -7,5 di gennaio, a marzo evidenzia un preoccupante trend discendente (-9,6%), su cui ha pesato anche un giorno lavorativo in meno (21 giorni a marzo 2019 contro i 22 di marzo 2018)". E' il commento di Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia. "Incide su questo risultato anche il perdurante calo dell'indice del clima di fiducia dei consumatori, anche per le previsioni negative sull'andamento dell'economia italiana", osserva Scudieri. Il presidente dell'Anfia sottolinea che "le vendite di auto alto di gamma, dopo una crescita del 19% a febbraio, mese antecedente l'entrata in vigore del bonus/malus, registrano a marzo un calo del 27%. Gli unici segmenti in rialzo nel mese sono i suv compatti (+16%) e i monovolumi piccoli (+7%). Tutti gli altri segmenti hanno visto calare il proprio mercato con variazioni negative a due cifre, a eccezione delle contrazioni più contenute dei suv piccoli (-0,9%) e del segmento A (-7%). Nel mese, inoltre, risultano in crescita le immatricolazioni di auto a benzina, Gpl, ibride ed elettriche, mentre continuano a diminuire quelle diesel e a metano. Le vetture elettriche crescono del 44% a marzo, dopo il +3% di febbraio, frenato dall'attesa del bonus. Nonostante il provvedimento, comunque ancora in stallo dal punto di vista operativo, con evidenti difficoltà per consumatori e rete distributiva, i tassi di crescita risultano nettamente inferiori a quelli raggiunti nel 2018, quando, per otto mesi, la variazione positiva è stata addirittura a tripla cifra. Il mercato delle elettriche, a marzo, rappresenta lo 0,3% del mercato con circa 630 unità. Le autovetture ibride (incluse le plug-in) chiudono marzo a +36% e il primo trimestre a +33%. Tra le ibride, nel mese, registrano una crescita maggiore le tradizionali (+36%), rispetto alle ibride ricaricabili (+19% e 443 unità), nonostante queste ultime godano di un maggiore incentivo previsto dal bonus".

Fca, +17% vendite a privati, Jeep leader dei suv
Mese positivo per Lancia. Panda la più venduta del segmento A

Fca sottolinea, in una nota, la crescita del gruppo nelle vendite ai clienti privati nel trimestre (+17% rispetto all'anno scorso), oltre che nelle flotte e nel noleggio a lungo termine. Jeep con 23.600 registrazioni nel trimestre, in crescita del 3%, è leader dei suv con una quota dell'11,4% nel segmento, pari al 4,4% del mercato totale. Crescono Compass (+11%, leader di segmento nel progressivo annuo), Cherokee (+113%), Grand Cherokee (+1%) e Wrangler (+214%). Ancora un mese positivo per Lancia che aumenta le vendite sia nel mese (+15,5%) sia nel trimestre (+35%) con "Ypsilon che si conferma leader nel segmento B". Continua il trend positivo di Fiat sul mercato privati: nel trimestre segna +21%. Panda è stabilmente la vettura più venduta in assoluto oltre che nel segmento A, dove con la 500 raggiunge una quota del 55,4%. Sono prime nelle rispettive categorie le Fiat 500X, 500L e Qubo; Tipo sempre sul podio Alfa Romeo Stelvio è la vettura più venduta del suo segmento sia nel mese, con una quota del 15,8%, sia nel progressivo annuo con il 12.7%. Giulia nel trimestre è leader tra le berline del suo segmento. Nella top ten assoluta delle vetture più vendute nel mese sono ben 6 i modelli FCA: Panda, Ypsilon, 500X ai primi tre posti cui si aggiungono 500, Compass e 500L.

 

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