I costruttori automobilistici cinesi di veicoli a nuova energia (in inglese New energy vehicle - NEV) hanno affrontato una congiuntura difficile nella prima metà di quest'anno, a causa dell'aumento della concorrenza e della riduzione degli incentivi governativi all'acquisto, che hanno entrambi pesato sulle vendite. Soltanto tre case automobilistiche cinesi produttrici di veicoli a nuova energia hanno registrato un aumento degli utili netti nel primo semestre di quest'anno, mentre la maggior parte delle imprese del settore ha assistito a un crollo dei profitti causato da vendite non in linea con le aspettative. La Changan Automobile, ad esempio, ha visto crollare i propri utili netti di quasi il 240% su base annua, mentre alla metà del 2019 le vendite di veicoli a nuova energia di questo marchio hanno raggiunto soltanto il 38% dell'obiettivo annuale fissato dall'azienda. Nel primo semestre, la società Lifan, un altro costruttore automobilistico cinese di veicoli a nuova energia, ha registrato perdite pari all'860% su base annua, riportando una grave battuta d'arresto nelle vendite delle vetture prodotte. I dati pubblicati dall'Associazione cinese dei costruttori automobilistici mostrano come a luglio le vendite complessive di veicoli a nuova energia siano diminuite in Cina del 4,7% su base annua, segnando il primo calo in quasi due anni.
Secondo Cui Dongshu, segretario generale della China Passenger Car Association, intervistato dalla testata di settore China Automotive News, le pressioni al ribasso sulle vendite di veicoli a nuova energia hanno diverse cause, tra cui i tagli agli incentivi governativi all'acquisto e un calo dei prezzi petroliferi. Nel tentativo di incoraggiare uno sviluppo di alta qualità del settore, la Cina ha gradualmente abrogato gli incentivi all'acquisto di queste vetture, decisi nel 2010 per stimolare le vendite e la diffusione tra il pubblico dei veicoli a nuova energia. Dopo un periodo di transizione di tre mesi, terminato il 25 giugno scorso, gli enti locali cinesi hanno interrotto le sovvenzioni all'acquisto di queste vetture, esclusi autobus e pullman a nuova energia e veicoli elettrici a celle a combustibile. Secondo alcuni analisti, queste misure promuoveranno la concorrenza sul mercato e incoraggeranno le case automobilistiche a migliorare in termini di efficienza.