(di Alessandro Vai)
BARCELLONA - Sul conto della Mazda MX-5 esistono decine di aneddoti che si mischiano tra leggenda e verità. Del resto, quando si parla della spider più venduta della storia, con oltre 950.000 esemplari prodotti in ventisei anni, non potrebbe essere altrimenti. Il 2015 è l'anno in cui è arrivata sul mercato la quarta generazione, sviluppata secondo la filosofia 'jinba-ittai' che in giapponese significa unità totale tra cavallo e cavaliere, in questo caso tra auto e pilota. Disponibile con due motorizzazioni aspirate a benzina, da 1.5 e 2 litri di cilindrata, la MX-5 costa 25.300 euro ed è già in vendita in concessionaria, con le prime consegne previste per fine settembre ''Vogliamo mettere in contatto tutti i nuovi proprietari della MX-5 con quelli che già ce l'hanno - ha commentato Andrea Fiaschetti, ad di Mazda Italia, durante la presentazione stampa a Barcellona - per aumentare sempre di più la comunità di appassionati e possessori, che in Italia conta circa 500 club''.
Se al tempo della sua genesi i giapponesi si erano ispirati alle spider inglesi e italiane degli anni Sessanta, l'ultima generazione ha uno stile che più orientale non potrebbe essere ed è immediatamente riconoscibile come Mazda, pur mantenendo lo spirito originario della MX-5 ''Preservare per innovare - ha spiegato Fiaschetti - è questa la linea guida che ha portato alla nascita della nuova MX-5, un'auto che continua ad evolversi ma rimanendo fedele alla sua storia''. Il layout è quello tradizionale, sempre più raro nella produzione odierna, con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore; i posti sono due, senza strapuntini, il bagagliaio contiene un paio di valigie e la cappottina è rigorosamente manuale. A essere cambiate, invece, sono le dimensioni, visto che la nuova MX-5 è 100 kg più leggera e 10 cm più corta della precedente. In pratica, pesa meno di una Fiat 500, rispetto a cui è solo una spanna più lunga. Il riferimento alla Casa torinese non è casuale, visto che sulla base tecnica di questa Mazda rinascerà tra qualche mese la 124 Spider. E la base è di prima qualità, considerando la rigidità torsionale del telaio in alluminio e la conseguente leggerezza del corpo vettura, che fa fermare la bilancia a 998 kg. Poi c'è la distribuzione dei pesi perfettamente divisa tra i due assi, accompagnata da un abbassamento sia della seduta che del motore. Tutto questo si traduce in un baricentro bassissimo e in una grande sensazione di controllo, dovuta anche al feeling tattile della leva del cambio manuale a 6 marce e dello sterzo. Ovviamente, nella nuova MX-5 non manca tutta la tecnologia più avanzata, dal sistema di infotainment MZD con display al centro della plancia e manopola sul tunnel, fino ai dispositivi di sicurezza per l'assistenza attiva alla guida. Ma il pregio più grande della piccola Mazda sono le 'vibrazioni' che trasmette alla guida. Tutto è connesso con il guidatore che può ascoltare in tempo reale il dialogo dell'auto con l'asfalto e non viene mai colto di sorpresa nemmeno all'approssimarsi del limite. La scelta tra i due motori, invece, è una questione di gusti. I 131 CV del 1.5 sono più che sufficiente in ogni situazione, ma se si cerca davvero l'anima sportiva della spider giapponese, allora i 160 CV del 2.0 la fanno risaltare meglio (214 km/h di velocità massima e 7,3 secondi per lo scatto da 0 a 100 km/h). Guidare a cielo aperto, infine, è questione di attimi, si sblocca il maniglione vicino alla cornice del parabrezza e si ripiega la capote con un solo movimento della mano destra, senza staccare la sinistra dal volante, finché un 'clic' non certifica la fine dell'operazione.