(di Alessandro Vai)
TENERIFE - A quasi venti anni di distanza dalla dismissione del raffreddamento ad aria, che fece storcere il naso a molti appassionati, la Porsche 911 Carrera ha archiviato un'altra sua caratteristica fondante - versioni Turbo a parte - il motore aspirato. Le nuove Carrera e Carrera S, infatti, sono spinte da un inedito 'flat six' da 3 litri di cilindrata, sovralimentato con due piccoli turbocompressori. I vantaggi in termini di coppia, potenza, consumi (un litro in meno ogni 100 km) ed emissioni sono innegabili, ma il ruggito del 6 cilindri boxer aspirato e la purezza delle sue reazioni rimarranno sempre nel cuore degli amanti delle auto sportive. Le nuove 911 - presentate alla stampa internazionale sulle strade di Tenerife - sono già disponibili sul mercato, con prezzi a partire da 100.362 euro per la coupé e da 113.782 per la cabriolet; tra la base e la 'S', invece, ci sono quasi 15.000 euro di differenza, che si rispecchiano in una potenza maggiore di 50 CV e in un equipaggiamento più pregiato. Il propulsore è sempre lo stesso, ma se nella Carrera eroga 370 CV e 450 Nm, nella Carrera S ha 420 CV e 500 Nm. Numeri che si traducono in prestazioni non più da gran turismo ma da supercar, giacché la 'S' è in grado per la prima volta di abbattere il muro dei 4 secondi nello scatto da 0 a 100 km/, se equipaggiata con il pacchetto Sport Chrono e con il cambio doppia frizione 7 marce PDK. A questo proposito, Porsche è uno dei pochi costruttori dal pedigree sportivo a continuare a proporre anche la trasmissione manuale, benché sia preferita solo da 10% dei clienti. Al di là della bontà del suo funzionamento e dell'utilità delle 7 marce nella guida autostradale, è una scelta che dimostra l'assoluta maturità della 911, un'icona che è sulla cresta dell'onda sin dagli anni Sessanta, che segue le evoluzioni del mercato e che è apprezzata in tutto il mondo, ma che è declinata in un tale numero di versioni - Carrera 4, Targa, GTS, Turbo, GT3 (RS) e GT2 - da rappresentare quasi un opera enciclopedica contemporanea dell'auto sportiva.
I nuovi motori delle Carrera, ad ogni modo, hanno portato a un salto prestazionale che le avvicina molto all'elite delle 911 più 'cattive': il 6 cilindri spinge forte già a 2.000 giri e non si ferma fino ai 7.500 del limitatore, sebbene oltre i 6.000 ci sia un 'fisiologico' calo. Così, viene da domandarsi che livello di performance raggiungerà la prossima Turbo. La 'S', poi, può essere equipaggiata con l'asse posteriore sterzante, che finora è stato peculiarità solo di quest'ultima e della GT3. Oltre a rendere più semplici le manovre a bassa velocità, aumenta la stabilità nella guida veloce e la reattività nel misto stretto, donando alla 911 una agilità impressionante per un'auto delle sue dimensioni. Ma le qualità stradali delle Carrera sono migliorate anche a prescindere da questo sistema, grazie all'assetto ribassato di 10 mm e alle sospensioni attive PASM che ora sono di serie su tutti i modelli. Così il carattere della 911 può essere modificato in ogni situazione, soprattutto scegliendo anche il pacchetto Sport Chrono, che ora porta con sé anche un 'manettino' sul volante con funzione 'boost' di 20 secondi e lo scarico sportivo, che rende il suono del boxer molto più profondo.
L'aggiornamento motoristico, infine, ha portato con sé anche altre novità, come il nuovo sistema di infotainment PCM, che ha un'interfaccia più intuitiva e maggiore connettività, ma anche un affinamento dell'aerodinamica, che ora è attiva non solo con lo spoiler posteriore, ma anche con le alette della griglia anteriore, che si aprono e si chiudono a seconda delle necessità.