(di Alessandro Vai)
VALENCIA - L'ultima Ford sportiva a trazione integrale appartiene agli anni Novanta, quando la Escort RS aveva raccolto il testimone dalla Sierra Cosworth, entrando per sempre nell'immaginario legato ai rally. Per la nuova Focus RS, invece, non è previsto un impegno nel WRC, dove è già impegnata la Fiesta, e non ha nemmeno il motore longitudinale come le illustri antenate. Ciononostante, Ford è riuscita a creare una compatta sportiva che si pone come nuovo riferimento del segmento.
Sotto il cofano c'è lo stesso 2.3 4 cilindri turbo della Mustang, cresciuto a 350 CV e 440 Nm di coppia - 266 km/h la velocità massima e 4,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h - che sono distribuiti da un sistema 4WD unico nel suo genere e gestiti da un cambio manuale a 6 marce.
Il prezzo è di 39.500 euro e nella fase di lancio, già iniziata, include il Performance Pack, che vale 2.750 euro e include i sedili Recaro, i cerchi da 19 pollici, le pinze dei freni colorate e l'infotainment SYNC 2.
"Quest'auto è una pietra miliare del nuovo corso di Ford in Europa - ha spiegato Domenico Chianese, Presidente e ad di Ford Italia, durante la presentazione stampa internazionale a Valencia - perché rappresenta due dei quattro pilastri che lo definiscono: le prestazioni e la trazione integrale".
I SUV e il lusso sono gli altri due, ma non è certo questa l'auto dove cercarli. Nella Focus RS tutto è orientato al piacere di guida, quella vera, fatta di sensibilità, controllo e sensazioni meccaniche, dove l'elettronica diventa un ausilio al divertimento e non più un limite.
Il segreto di questa ricetta vincente è l'inedita trazione integrale sportiva, che utilizza due differenziali e un sistema di ripartizione attiva della coppia per l'asse posteriore, composto da due frizioni indipendenti che reagiscono in 60 millisecondi. Così, fino al 70% della forza motrice può andare al retrotreno e di questa anche il 100% a una sola delle ruote.
Nella pratica vuol dire avere un'auto a quattro ruote motrici che si comporta quasi come una trazione posteriore, uscendo dalle curve a velocità precluse alle trazioni anteriori e alle integrali 'passive', quelle che reagiscono solo quando la perdita di aderenza è già troppo consistente.
A tutto questo, Ford ha abbinato una trasmissione manuale a 6 marce precisa e robusta e una gestione elettronica che rasenta la perfezione. Il guidatore può scegliere tra quattro modalità - Normal, Sport, Track e Drift - che agiscono su sei parametri - sterzo, sospensioni, motore, controllo di stabilità, trazione e scarico - cambiando radicalmente il carattere della Focus RS. Il 'Drift Mode', poi, merita una menzione speciale, e non solo perché è una prima mondiale, ma perché permette (in aree sicure) di esibirsi in derapate pressoché infinite.
Ma anche in pista questa Ford non delude. Il motore è corposo ai bassi regimi e progredisce bene fino agli alti, i freni firmati Brembo non 'mollano' mai e le gomme Michelin 'su misura' hanno un grip tenace. A questo ottimo mix si aggiunge una messa a punto votata al divertimento: la Focus RS ha un retrotreno agile, che si può sbilanciare in ingresso curva per chiudere la traiettoria, ma anche un comportamento sincero, tanta sensibilità ai comandi e un costante flusso di informazioni inviato al guidatore.
In altre parole, varcati i cancelli della pista - il Ricardo Tormo di Valencia, in questo caso - si può spingere al massimo in tutta sicurezza, azzardando anche manovre spettacolari e cercando di alzare il proprio limite, contando su un'auto che esegue fedelmente gli ordini e fa sentire un pilota vero anche chi non lo è affatto, ma avrebbe sempre voluto esserlo.