(di Alessandro Vai)
BARCELLONA - Il mondo ha una prospettiva strana percorrendo la curva parabolica dello storico circuito di Terramar, in Spagna. La Seat Leon Cupra 290 guidata da Jordi Gené, il collaudatore numero uno della Casa spagnola, la affronta a oltre 140 km/h, lottando per rimanere attaccata a un fondo stradale in lastroni di cemento che non ha subito interventi di manutenzione dagli anni Cinquanta.
E' in questo luogo suggestivo e ricco di storia che Seat ha deciso di presentare la nuova e più prestazionale versione della sua compatta. Una scelta motivata anche dal fatto che nel 2016 ricorrono i venti anni dall'arrivo sul mercato della prima Cupra. Era il 1996, infatti, quando la prima Ibiza battezzata con la sigla 'CUP-RAcing' debuttava nel segmento delle piccole sportive. Da allora la Casa di Martorell ha fatto molta strada e la Leon Cupra originale del 2000 è lì a ricordarlo. Motorizzata con lo storico 2.8 VR6 da 204 CV del Gruppo Volkswagen, ha una linea attuale ancora oggi e guidandola sulle sopraelevate di Terramar - sempre seguendo Genè con la nuova Leon - si apprezza completamente il mix tra carattere latino e precisione tedesca. Nonostante i 16 anni di età non c'è nessuno scricchiolio e l'auto sembra appena uscita dal concessionario. La nuova Leon Cupra 290, invece, si può trovare tranquillamente in tutti gli autosaloni Seat e se può sorgere qualche dubbio nella scelta della carrozzeria - berlina cinque porte, coupé a tre porte o station wagon - non è certo per il prezzo, che è fissato a 35.000 euro per tutte e tre.
La più 'cattiva' delle Leon non è cambiata radicalmente, ma i tecnici spagnoli hanno aggiunto un po' di pepe per rimanere al passo con la concorrenza, in un segmento di mercato non densamente popolato ma molto agguerrito. Inoltre, la nuova '290' servirà da base per sviluppare le varianti sportive destinate ai campionati turismo di diverse parti del mondo e per questo scopo anche i piccoli affinamenti invisibili dall'esterno possono risultare fondamentali. Il plus di 10 cavalli del motore, in ogni caso, è percepibile agli alti regimi, dove il 2 litri 4 cilindri allunga con maggiore forza rispetto al passato, mantenendo una certa forza anche oltre i 6.000 giri. Per gli amanti dei numeri, la potenza massima rimane costante dai 5.900 ai 6.400 giri, mentre la coppia di 350 Nm è disponibile in un arco di giri che va dai 1.700 ai 5.800. Le prestazioni, di conseguenza, sono da vera sportiva: 5,6 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h e 250 km/h di velocità massima. La ripresa, poi, è fulminea, anche grazie al cambio doppia frizione DSG a 6 rapporti che è l'unico disponibile per il mercato italiano. Ben piantata sulle quattro ruote, ma con un posteriore pronto a entrare in gioco per chiudere la traiettoria, se correttamente sollecitato, la Leon Cupra 290 è un'animale affamato di curve, che è in grado di divorare a velocità da codice penale con una velocità disarmante. In questa situazione le sospensioni elettroniche adattive DDC danno una grossa mano, ma anche il differenziale autobloccante elettronico anteriore ci mette del suo per limitare al minimo il sottosterzo. Quando, poi, la lingua di asfalto si trasforma in una giungla di semafori, basta selezionare l'impostazione Comfort dal Cupra Drive Profile e la Leon diventa docile come un'utilitaria. A quel punto si possono apprezzare le funzioni del nuovo sistema di infotainment Full Link che prevede praticamente qualsiasi tipo di connettività con tutti gli smartphone delle ultime due generazioni e include anche i comandi vocali per limitare le distrazioni.