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Ecco i cibi da preferire o evitare per chi ha il prediabete

Scelte alimentari possono ridurre il rischio di sviluppare la malattia

Redazione ANSA ROMA

Se si ha il prediabete, una dieta corretta e l'esercizio fisico possono diminuire il rischio che si trasformi in diabete vero e proprio. Lo affermano i ricercatori dell'università australiana di Newcastle, che sulla base di diversi studi pubblicati hanno ricavato cinque indicazioni sui cibi da preferire o evitare per diminuire il rischio.
    Uno degli studi è stato condotto su 101 uomini con prediabete, a cui è stato prescritto un programma che comprendeva una dieta con pochi grassi e un aumento dell'esercizio fisico, ottenendo una diminuzione di peso di 5,5 chilogrammi, contro 3 del gruppo di controllo, e un migliore controllo glicemico.


    "La possibilità di prevenire il diabete anche per chi è ad alto rischio è un fatto supportato da studi condotti in tutto il mondo - commenta Rosalba Giacco, esperta della società italiana di Diabetologia - migliorare la qualità della dieta, aumentare l'esercizio fisico, perdere qualche chilo sono interventi efficaci che possono ridurre il rischio del 60%, più di quello che si ottiene con alcuni farmaci. Il pregio del programma nello studio è che può essere eseguito dallo stesso paziente, quindi con costi ridotti". Sulla base dei risultati del test e delle ricerche precedenti i ricercatori hanno ricavato cinque consigli, descritti sulla rivista The Conversation, per limitare il rischio di insorgenza della malattia. Al primo posto c'è un maggiore consumo di frutta e verdura, con riferimento in particolare ai vegetali a foglie verdi come lattuga, spinaci o cavoli. Tra i suggerimenti c'è anche l'abbandono dei soft drink: come ha calcolato una review sul British Journal of Sports Medicine, ogni bibita al giorno aumenta del 13% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
    Un consiglio complementare al primo è diminuire l'apporto di cibi derivati dagli animali. Gli esperti infine suggeriscono di preferire cibi a basso indice glicemico e di aumentare il consumo di caffè, anche decaffeinato, per la presenza in questa bevanda di sostanze che aiutano il metabolismo.


    "Per scoprire se si ha il prediabete spesso basta un esame della glicemia a digiuno - sottolinea l'esperta -, che se è superiore a 100 e inferiore a 125 indica che si è ad alto rischio. Si può anche fare un test con un carico di glucosio di 75 grammi: se la glicemia dopo due ore è tra 140 e 199 si è in uno stato di prediabete".
   

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