Via libera ai succhi di frutta, a condizione che siano composti di sola frutta, senza zuccheri aggiunti. Un nuovo studio pubblicato nel Journal of Nutritional Science suggerisce che il consumo di succo di frutta al 100% non è correlato all'aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, malattia metabolica in cui l'organismo non è in grado di rispondere all'insulina, ormone che riduce i livelli di zuccheri nel sangue.
I ricercatori del Center for Chemical Regulation and Food Safety, negli Usa, hanno condotto una revisione sistematica ha coinvolto una meta-analisi di 18 studi randomizzati controllati per valutare l'effetto sui livelli di insulina e glicemia, di succo contenente al 100% frutta come mela, agrumi, bacche, melograno e uva. Ne è emerso che non ha un impatto significativo sull'insulina a digiuno, sul glucosio nel sangue a digiuno o sull'insulino-resistenza.
"E' uno studio interessante - commenta Francesco Purrello, presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia (SID) - perché non sempre, durante la giornata, è possibile mangiare frutta fresca, comunque consigliabile perché più ricca di sali minerali e sostanze antiossidanti che vengono perse con la lavorazione industriale. I succhi contenenti il 100% di frutta possono rappresentare un valido sostituto nella dieta, senza mettere in pericolo il controllo glicemico. Attenzione però a non confonderli con i succhi che contengono anche zuccheri o sciroppi, ovvero quelli più diffusi in commercio".