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Le fatiche di Andrea Mura alla regata Ostar ai 'raggi X' dei ricercatori

Team università Cagliari ha monitorato skipper e barca

Redazione ANSA CAGLIARI

Trionfo di Andrea Mura alla Ostar, durissima regata transoceanica, non solo sportivo ma anche scientifico: traversata e fatiche sono state monitorate da uno staff multidisciplinare dell'Università di Cagliari. Ai raggi X anche la sua barca, Vento di Sardegna. I risultati dell'analisi giorno per giorno sono ora patrimonio della medicina. E, per quanto riguarda la barca, della robotica.
    Protagonisti dello studio Alberto Concu, Andrea Manuello Bertetto, Luigi Meloni, Fernanda Velluzzi, coordinati da Andrea Loviselli. Una ricerca sulle condizioni estreme di navigazione e sugli effetti sull'organismo che combatte non solo le onde, ma anche ansia, stress e poco sonno. "L'idea progettuale? Nasce grazie all'incontro - spiega Loviselli - tra una trasversalità di competenze fisiologiche, meccaniche, cardiologiche, informatiche, dietologiche, psicologiche e di scienze motorie, presenti nel nostro ateneo, e un rapporto proficuo con il tessuto imprenditoriale. L'obiettivo è duplice: garantire la buona condizione di salute fisica e mentale del velista Andrea Mura mentre si cimenta in questa durissima performance e costruire il modello funzionale del velista di lungo percorso con cui fornire alla comunità del mondo della vela strumenti e conoscenze adatte a soddisfare interessi e necessità".
    La sperimentazione si è aperta con la valutazione funzionale e clinica, pre-navigazione, di Andrea Mura, attuata tra il Centro obesità e la Clinica cardiologica. Dopo quattro giorni di riadattamento alla terra ferma, in base alla partnership attivata dalla 2C Technologies con Hank Wu, cardiologo e direttore del Center for Cardiac Fitness of the Rhode Island hospital, a Providence-Newport, Mura è stato sottoposto a una valutazione cardiopolmonare e metabolica post-regata. I dati sono ancora in fase di elaborazione ma è la prima volta al mondo che un oceanic sailor viene studiato da una équipe internazionale di tecnici e scienziati. Dall'ambito medico sportivo alla meccanica e alla robotica. I dati relativi ai danni/inefficienze tecnico-strutturali subiti dall'imbarcazione nel corso della regata, sono all'esame dei ricercatori del Laboratorio di meccanica e robotica. 
   

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