Oetzi, la mummia di Similaun trovata in Alto Adige, era più geneticamente predisposta all'infarto rispetto all'uomo moderno. E' quanto emerge da uno studio dei genetisti dello Georgia Institute of Technology pubblicato su Human Biology, la pubblicazione ufficiale dell'Associazione degli antropologi genetisti degli Usa. La ricerca ha coinvolto non solo il suo corpo (ritrovato nel 1991 sulle Alpi Venoste e risalente tra il 3300 e il 3100 avanti Cristo e ora esposto al museo archeologico dell'Alto Adige a Bolzano), ma anche quella dell'Ominide di Denisova, esemplare scoperto sui Monti Altaj, in Siberia, nel 2010 e vissuto tra i 70 e i 40mila anni fa. La salute genomica dell'ominide siberiano è peggiore del 97% degli esseri umani attuali. Per Oetzi, invece, è stato accertato come avesse una predisposizione genetica alle malattie cardiovascolari e gastrointestinali. I genomi degli uomini di Neanderthal e Denisoviani, secondo la ricerca, avevano dunque più fattori che ne influenzavano i rischi di malattie.