L'appello del papà di Elisa a non fermare la ricerca del donatore ideale per la sua bimba leucemica di soli tre anni è stato ascoltato. Anche oggi centinaia di persone, tra i 18 e i 35 anni, si sono rivolte alle strutture sanitarie delle loro regioni per sottoporsi alla cosiddetta tipizzazione, cioè al prelievo che consente, se le condizioni di salute del soggetto sono idonee, di essere inseriti nel Registro nazionale dei donatori di midollo osseo. "I centri trasfusionali sono in tilt", hanno fatto sapere dall'entourage della famiglia, che ha raccolto le testimonianze da tutta Italia attraverso il profilo Facebook "Salviamo Elisa".
Quanto alle condizioni della piccina, sono stabili, e come ha riferito all'ANSA papà Fabio viene sottoposta al quinto ciclo di chemioterapia: "Al Bambin Gesù siamo seguiti da uno degli staff più prestigiosi del mondo - ha ribadito - ma questo non ci deve far bloccare la corsa contro il tempo. Da quanto abbiamo appreso, i due donatori individuati come potenzialmente compatibili hanno una corrispondenza purtroppo solo parziale. Per questo motivo la gara di generosità degli italiani non si deve fermare. Per ora abbiamo dei donatori, noi stiamo cercando 'il' donatore, cioè colui che ha totale aderenza alle necessità di Elisa". Il genitore ha ribadito che la patologia che affligge la figlia ha una possibilità di recidiva del 50% "ed anche il trapianto dai genitori non può garantire il risultato ottimale". "Questa mobilitazione non è solo per Elisa - hanno concluso i genitori - chi entra nel Registro donatori salverà altre persone che hanno bisogno di trapianto. I donatori di midollo sono un esercito di eroi sconosciuti".