Dopo anni di crescita negli Usa i casi di autismo si sono stabilizzati negli ultimi tre anni. Lo afferma uno studio del National Institutes of Health (NIH) pubblicato dalla rivista Jama, secondo cui oltreoceano ha un disturbo dello spettro autistico un bimbo su 41. I ricercatori si sono basati sui dati di un sondaggio su 30mila bimbi tra 3 e 17 anni, alle cui famiglie è stato chiesto se avevano ricevuto una diagnosi medica legata all'autismo.
Dallo studio è emerso che nel 2014 il 2,14% dei partecipanti aveva riportato un disturbo dello spettro autistico, un numero in forte aumento rispetto all'1,46% registrato nel 2010 ma che è rimasto sostanzialmente invariato nei due anni successivi. La questione dell'aumento dei casi, riportano gli autori, è molto dibattuta, e viene spesso citata dai no-vax come prova di una relazione con i vaccini di questa malattia. Secondo gli autori però potrebbe essere in realtà dovuta a un cambio di definizione. "Il cambiamento dei criteri diagnostici - scrivono -, un aumento della consapevolezza pubblica e un numero maggiore di bambini visitati dagli specialisti sono tutte possibili cause dell'aumento dei casi documentato in precedenza".