"Non siamo mai soli quando mangiamo, i batteri intestinali mangiano lo stesso cibo che mangiamo noi": tesi sostenuta con forza dal professor Pier Luigi Rossi, considerevole decano delle scienze dell'alimentazione e autore di "La buona salute, il giusto cibo per un corpo nuovo", il suo ultimo libro edito da Aboca.
"I batteri intestinali hanno un loro linguaggio biochimico e condizionano il nostro umore, la nostre esistenza e le nostre emozioni", spiega Rossi che consiglia fortemente di modificare le proprie abitudini alimentari soprattutto in estate, per combattere lo stress fisico e psichico con una giusta alimentazione. Nessuna restrizione eccessiva, basterebbe trascorrere una "giornata verde", nutrendosi solo di alimenti di origine vegetale.
"Ogni giorno perdiamo 75 miliardi di cellule e dobbiamo rinnovarci attraverso il cibo per non morire perchè ciò che ingeriamo agisce sul nostro intestino lasciando un segno che può essere positivo e negativo", aggiunge Rossi che porta avanti, non solo attraverso i suoi libri ma anche nelle aule degli atenei in cui insegna, la teoria secondo cui la stimolazione viscerale che arriva al cervello dall'intestino lega indissolubilmente cibo e mente al corpo. Una visione che supera quella cartesiana attraverso un pensiero sistemico che si fonda sul concetto di "cervello diffuso", ovvero non racchiuso nella teca cranica ma distribuito in tutto il corpo attraverso i neuroni dell'organismo che lo compongono.
Guarda verso Oriente il professore che mira a fare della scienza dell'alimentazione una principessa, non più Cenerentola, della scienza medica, inoltrandosi verso orizzonti spirituali.
In collaborazione con:
Aboca