ROMA - Giovani dai 16 ai 18 anni, donne e over 50. E' su di loro che si sofferma in particolare l'attenzione degli psicologi. Tra i ragazzi, in particolare, sono in crescita del 30% le richieste di un supporto a queste figure professionali, tanto che si sta pensando a una modifica del codice deontologico che li possa fare accedere agli studi professionali in autonomia. A spiegarlo e' Fulvio Giardina, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi.
"Abbiamo un aumento del 30% di richieste da parte dei ragazzi dai 16 ai 18 anni, perché esposti a un turbinio di nuove tecnologie, incapacità a raffrontarsi con gli altri, lettura superficiale delle relazioni affettive che spinge talvolta anche ad avere un'incomprensione con i genitori. Il ragazzo ha bisogno di qualcuno con cui verificare le proprie condizioni" evidenzia Giardina.
"L'Ordine - aggiunge - sta cercando di modificare il codice deontologico, perché attualmente prevede che il minorenne debba avere il consenso di entrambi i genitori per poter accedere allo psicologo, noi vogliamo invece avere l'autonomia di venire senza mamma e papà. Ci siamo accorti che i ragazzi hanno un'autonomia maggiore rispetto a 10,20, 30 anni fa".
"Le aree più critiche - aggiunge infine Giardina - sono tre: i ragazzi, gli over 50 che sono costretti a modificare il loro programma lavorativo. Immaginiamo una persona di 50-55 anni che deve riciclata e non è educato culturalmente e poi abbiamo le donne, perché la violenza che non è soltanto quella fisica ma quella morale, culturale silenziosa affligge moltissime di loro".
In collaborazione con: