Ogni anno nel mondo ci sono 10 milioni di nuove diagnosi di demenza, con il numero totale che raggiungerà i 152 milioni nel 2050. Lo ricorda l'Oms, che ha appena pubblicato le prime linee guida con le indicazioni per prevenire l'insorgenza di questa malattia, che secondo gli esperti costa l'1,1% del Pil globale.
Le persone possono ridurre il rischio di demenza con l'esercizio regolare, affermano le linee guida, evitando il fumo e l'alcol, tenendo sotto controllo il peso, la pressione, il colesterolo e la glicemia, mentre non ci sono sufficienti evidenze che l'utilizzo di supplementi, come quelli di vitamine B ed E, possano avere un effetto. "Nei prossimi 30 anni il numero di persone con demenza potrebbe triplicare - afferma il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus -.
Dobbiamo fare tutto il possibile per ridurre il rischio. Le evidenze scientifiche raccolte da queste linee guida confermano ciò che sospettavamo da qualche tempo, cioè che ciò che è buono per il cuore è buono anche per il cervello".
Alla riduzione dei fattori di rischio, sottolinea l'Organizzazione, devono accompagnarsi altre aree d'azione, dal rafforzamento della raccolta dei dati agli interventi su diagnosi, trattamenti e assistenza al supporto delle persone con la malattia a una maggiore ricerca e innovazione sul tema. La malattia è uno dei principali fattori di disabilità negli anziani, e il suo costo per la società potrebbe crescere fino a duemila miliardi di dollari l'anno nel 2030.(ANSA).