Entro il 2035 quasi 2 anziani su dieci, in Inghilterra, avrà 4 o più malattie. Il loro numero infatti raddoppierà in 20 anni, passando da una prevalenza del 9,8 per cento nel 2015 al 17 per cento nel 2035. A un terzo di queste persone verrà diagnosticata demenza, depressione o un danno cognitivo. E' quanto prevede uno studio pubblicato su Age and Aging, rivista scientifica della British Geriatrics Society, che si concentra su un problema già noto, ma le cui stime sono in continuo aggiornamento.
Realizzato presso l'Istituto per l'invecchiamento della Newcastle University a partire da un campione di oltre 300mila cittadini inglesi, il nuovo modello di simulazione ha rilevato che tra gli over 85, gran parte degli anni di vita guadagnati (pari a 3,6 per gli uomini e 2,9 per le donne) saranno spesi a combattere con quattro o più patologie, condizione nota come multimorbiità. Il più grande aumento delle diagnosi in persone anziane è previsto per il cancro (in aumento del 179,4%) e il diabete (in aumento del 118,1%). "Le diagnosi multiple sono soprattutto il risultato della crescita della popolazione di ultra 85enni", spiega la docente di Epidemiologia dell'invecchiamento Carol Jagger, che ha condotto lo studio. Ma il modello mostra anche che a pesare è una "maggiore prevalenza di obesità e inattività fisica, fattori di rischio per diverse malattie". I dati, sottolineano i ricercatori, hanno enormi implicazioni sul modo in cui considerare la struttura e le risorse da destinare alla sanità in futuro. La multimorbilità aumenta infatti la probabilità di ricovero ospedaliero e di un soggiorno più lungo, insieme a un più alto tasso di riammissione.(ANSA).