L'invecchiamento può portare con sé anche maggiori difficoltà nella deglutizione. Per contribuire a migliorare il trattamento di questo disturbo, noto con il termine di disfagia, un nuovo studio preliminare della Johns Hopkins University, presentato di recente all'incontro annuale della Dysphagia Research Society, a Baltimora, ha esaminato i cambiamenti che si verificano nella capacità di deglutire quando si invecchia. Lo studio ha esaminato 31 anziani, di età compresa tra 62 e 91 anni, senza problemi di deglutizione e 33 giovani sani, tra i 18 e i 28 anni. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a un test video a raggi X, che hanno rivelato i meccanismi della deglutizione. È emerso che negli anziani l'ingestione iniziava più tardi. Ciò significava che il cibo arrivava alla gola in seguito, e ci voleva più tempo per l'inizio delle azioni per impedire che entrasse nelle vie aeree. Ciò come sottolineano i ricercatori mette gli 'over 65' più a rischio che il cibo entri nei polmoni, il che aumenta le probabilità di polmonite da aspirazione una condizione che può essere fatale. Più comuni tra gli anziani, i problemi di deglutizione possono comunque interessare anche gli adulti più giovani. (ANSA).