Le bevande zuccherate non sarebbero solo dannose per i denti e per il giro vita, ma anche per la memoria, secondo una nuova ricerca australiana. In esperimenti condotti presso l'Università di Sydney, a topi di laboratorio è stato dato accesso illimitato ad acqua solo zuccherata per otto settimane ed è stata poi messa alla prova la loro abilità a ricordare l'ubicazione di cose nelle loro gabbie, cosa in cui non riuscivano. Un risultato che corrisponde a studi umani che collegano l'Alzheimer al consumo di zucchero.
"Analisi di autopsia di cervelli umani indicano che l'ippocampo resta danneggiato dall'eccesso di zucchero", scrive un responsabile della ricerca, Kieron Rooney della Facoltà di Scienze della Salute dell'università, sulla rivista Physiology and Behaviour. "Ora abbiamo dati su topi in cui la funzione della memoria risulta danneggiata quando sono alimentati eccessivamente con zucchero. Abbiamo osservato che continuano a vagare per la gabbia e non ricordano dove qualcosa si trovava 10 minuti prima". "Ci sono volute sette settimane con acqua senza zucchero perché recuperassero la memoria, ma alcuni maschi non sono più tornati alla normalità", aggiunge Rooney. "Gli esperimenti sembrano mostrare che vi è la capacità di recuperare, specialmente per le femmine, ma sembra che ciò dipenda dalla durata del periodo in cui si è consumato zucchero". Secondo l'Australian Beverages Council, che rappresenta l'industria delle bibite analcoliche, le indicazioni secondo cui le bevande zuccherate sono dannose al cervello dovrebbero essere prese col beneficio del dubbio. "Invitiamo a un'estrema cautela nell'applicare i risultati di uno studio su topi, fra l'altro su un campione ristretto, a qualsiasi implicazione per gli esseri umani", ha dichiarato il direttore generale dell'organizzazione, Geoff Parker. (ANSA)