I cittadini portoghesi invecchiano peggio e hanno i più bassi livelli di salute tra gli anziani rispetto ad altri Paesi europei, come Germania, Austria, Francia, Portogallo e Svizzera. A rivelarlo, il più grande studio sull'invecchiamento in Europa, che vede coinvolti più di 50 ricercatori di sette centri universitari europei. I dati relativi all'Italia non sono considerati nella ricerca. Lo studio, chiamato DO-Health, ha preso in esame 2.157 persone sopra i 70 anni provenienti dalle città di Zurigo, Basilea, Ginevra, Berlino, Innsbruck, Tolosa e Coimbra. I ricercatori considerano "gli anziani in buona salute come anziani che non hanno malattie croniche alla prima visita e che hanno una buona salute fisica e mentale". Complessivamente, secondo i risultati preliminari pubblicati dall'Università di Coimbra, il 42% dei 2.157 partecipanti sono stati "considerati sani". Ma questa percentuale precipita al 9% in Portogallo. Il dato è seguito dal 37% degli anziani considerati sani in Francia, il 38% in Germania, il 51% in Svizzera e il 58% in Austria. L'Italia non è inclusa nello studio, ma secondo un'indagine ISTAT 2017, i nostri anziani, pur essendo più longevi, dopo i 75 anni vivono in condizioni decisamente peggiori rispetto ai coetanei europei.
Le possibili cause di questo invecchiamento a diverse velocità devono ancora essere valutate, spiega Jose Antonio Pereira da Silva, che ha coordinato il gruppo di ricerca dell'Università di Coimbra. Tuttavia, spiega, è probabile "ci sia un insieme di risorse sociali che abbia un effetto sulla salute degli anziani, che vanno dal valore delle pensioni alla facilità di accesso alla salute". A questo si aggiunge "un fattore molto importante, che è il livello di istruzione".
(ANSA).